379 ragazzi hanno festeggiato il loro primo Natalenella comunità San Patrignano
Una festa all’insegna del calore e della condivisione, in un anno in cui 264 ragazzi si sono riaffacciati e reinseriti nella società. L’augurio del nuovo presidente Alessandro Rodino Dal Pozzo
Un Natale lontano dallo sballo, dal bisogno costante di trovare i soldi, dalla necessità di contattare il pusher di fiducia. E’ quello che hanno vissuto i 379 ragazze e ragazzi che sono entrati in comunità in questo 2019 e che per la prima volta hanno avuto modo di vivere questa festività con i loro compagni di comunità. Per quelli entrati quasi un anno fa è stato un Natale in cui il pensiero è andato ai loro cari, magari con qualche rimpianto, per i 16 entrati fra il 23 e il 24 una sensazione ancora più strana, coinvolti nell’abbraccio disinteressato della comunità. “Il nostro Natale è stato come sempre un grande abbraccio che racchiude calore e disponibilità, segno di un’accoglienza che abbiamo il piacere e il dovere di continuare a regalare – spiega Alessandro Rodino Dal Pozzo, fresco di nomina a presidente di San Patrignano – E’ stato per noi ancora una volta una gioia particolare accogliere i sei ragazzi entrati la vigilia di Natale, un giorno in cui la solitudine per chi è tossicodipendente è ancora più forte. Sanno che sarà un percorso faticoso, ma troveranno in noi tutto l’aiuto possibile. Ci auguriamo che, come loro, tante altre ragazze e ragazzi troveranno la forza di chiedere una mano”.
Sono stati tanti gli ex ospiti della comunità che sono tornati in comunità per vivere il momento della vigilia con la loro famiglia allargata, nella grande sala da pranzo addobbata a festa con migliaia di lucine a coprire il soffitto e tanti alberelli di Natale realizzati dai diversi settori. Dopo la Santa Messa in auditorium celebrata da don Fiorenzo Baldacci, si è tenuto il classico brindisi natalizio in sala da pranzo: quasi mezzo chilometro di tavoli per circa 2000 persone che hanno vissuto l’emozionante consegna dei doni per ciascuno dei ragazzi.
Con le feste arriva anche il momento del bilancio dell’attività annuale della comunità. “Il 2019 è stato un anno ricco di attività a sostegno dei ragazzi e della comunità stessa– racconta Alessandro Rodino – Le soddisfazioni più grandi sono arrivate da quei 264 ragazzi che hanno terminato il percorso di recupero e si sono reinseriti, tornando ad essere una ricchezza per la società. Con il nostro progetto di prevenzione WeFree, altro cardine del nostro impegno, abbiamo invece raggiunto oltre 50mila gli studenti di tutta Italia e la speranza è che i nostri incontri possano averli aiutati a riflettere sulle loro scelte di tutti i giorni”.