A MONTEMURLO NASCERÀ IL “BORGO DEL DIALOGO TRA GENERAZIONI”, UN POLO DI SERVIZI E ATTIVITÀ DA ZERO A 99 ANNI

La giunta comunale di Montemurlo ha dato il via alla variante urbanistica al piano particolareggiato in località Bicchieraia che inserisce per l’area nuove funzioni sociali. In una zona attualmente “problematica”, grazie ad Astir nascerà una “cittadella di servizi intergenerazionali” con residenze protette per anziani e giovani coppie, una rsa, un centro sperimentale didattico da 0 a 6 anni, un centro diurno per disabili, un centro di formazione professionale. Un’esperienza unica per la nostra provincia (e oltre) che guarda ai modelli del Nord Europa. Il valore del progetto è di 13 milioni di euro

Una Montemurlo a misura di anziani, bambini, di giovani coppie e disabili. La Montemurlo del futuro scommette sul sociale, sul dialogo e l’incontro tra generazioni diverseLa giunta comunale nei giorni scorsi, infatti, ha dato il via libera all‘avvio del procedimento per la variante urbanistica al piano particolareggiato di via Bicchieraia con l’inserimento di nuove funzioni sociali, che consentiranno di fatto la nascita del “Borgo del dialogo tra generazioni”, il progetto proposto al Comune dal Consorzio Astirattraverso la propria società controllata E.Co.Sol (acronimo per Economia per la costruzione solidale)

«La Montemurlo del domani sarà sempre più a misura di persona. Un progetto importante che mette insieme le generazioni.- sottolinea il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini – Un ‘esperienza innovativa che non ha eguali nella nostra provincia (e oltre) e che guarda ai modelli del Nord Europa. Qui, coloro che la nostra società tende a mettere ai margini, a nascondere, come anziani e disabili, saranno invece al centro, in uno scambio continuo tra generazioni e con il territorio».

E’ una grande piazza circolare, infatti, il cuore attorno al quale si sviluppa il Borgo del dialogo, un luogo di racconti e d’incontro tra generazioni e tra persone che vivono esperienze diverse. Ci sarà una spaziosa residenza sanitaria assistita, dove potranno vivere 53 ospiti, una co-housing con dieci appartamenti di variemetrature destinate ai giovani e agli anziani, un centro sperimentale per bambini da tre mesi e sei anni, un centro diurno per persone disabili. E poi ancora spazi per un centro di formazione e un polo di consulenza psico-sociosanitaria, studi medici ed un complesso per esami strumentali e non.Il progetto ha un valore complessivo di 13 milioni di euro e i lavori, che avranno la durata di circa 2-3 anni, prenderanno il via già dal prossimo autunno.

«Con le previsioni urbanistiche siamo riusciti ad anticipare e a creare le condizioni per lo sviluppo di un progetto intergenerazionale, che mette insieme servizi per l’infanzia, la disabilità e la terza età. – spiega l’assessore all’urbanistica, Giorgio Perruccio- Quella di via Bicchieraia era per noi una zona problematica, da recuperare. Con le due precedenti varianti urbanistiche, una del 2006 e una del 2016, avevamo definito le nuove funzioni di quest’area prevedendo, oltre alle funzioni sportive e ricreative, anche servizi socio-sanitari per gli anziani. Una visione azzeccata, perché di fatto le nostre scelte hanno creato le condizioni per la nascita del progetto “Borgo del dialogo tra generazioni”». La nuova variante urbanistica – a cui la giunta ha dato il via libera e che dovrà passare a breve al vaglio del consiglio comunale – si è resa necessaria per definire meglio le regole urbanistiche al fine di potenziare le finalità sociali dell’area di via Bicchieraia. La variante urbanistica, inoltre, suddivide l’area in due “unità minime d’intervento” e separare le funzioni sportive -ricreative da quelle sociali.

«Il Comune di Montemurlo, dopo aver riportato le aziende sul territorio, guarda al futuro puntando al benessere delle persone. – aggiunge l’assessore alle politiche sociali, Luciana Gori – La progettualità urbanistica è riuscita a creare opportunità importanti per il sociale. Con una prospettiva di vita che si allunga sempre di più, è fondamentale garantire sul territorio servizi per gli anziani e più in generale per le persone fragili. Con questo progetto si crea una comunità aperta al territorio, capace di valorizzare esperienze diverse in un ambiente protetto e accogliente, combattendo così efficacemente solitudine e depressione».

Il “Borgo del dialogo tra generazioni” è un progetto pilota, dove si concretizza un modello di convivenza assolutamente innovativo per l’area pratese, fiorentina e pistoiese. «Il Consorzio Astir da qualche tempo sta lavorando alla definizione del progetto alla cui base c’è una filosofia precisa, quella di creare uno spazio speciale, dove vive una comunità eterogenea e dialogante e dove le fragilità trovano forza grazie all’incontro reciproco», ha spiegato la presidente del Consorzio Astir ed E.co.sol Loretta Giuntoli. Intanto attraverso un impegnativo lavoro di trattativa la E.Co.Sol è arrivata alla stipula di compromessi per l’acquisto regolarmente registrati.

La residenza sanitaria occuperà un’area di circa 2 mila metri quadrati, di cui 1810 disposti su un unico piano fuori terra. Gli ospiti avranno a disposizione camere di 21 metri quadrati oltre a servizi. Oltre 500 metri quadrati saranno utilizzati per 10 appartamenti – mono, bilo e trilocali –che avranno in comune uno spazio centrale e il giardino circostante. Il centro diurno per disabili coprirà oltre 350 metri quadrati e prevede anche una palestra e un giardino esclusivo. Al centro sperimentale per l’infanzia è destinato un edificio di circa 370 metri quadrati. Potrà accogliere fino a 15 bambini tra i tre e i sei anni e fino a 25 bambini tra i tre mesi e i tre anni. Il centrodi formazione si svilupperà su 210 metri quadrati, ci sarà una sala didattica per 40 persone. Al polo sanitario – centro di consulenza psico-sociosanitaria e laboratori di analisi –  sono destinati oltre 270 metri quadrati. Innovativa sarà anche la realizzazione delle strutture stesse, in quanto costruite secondo i principi dell’architettura sostenibile, ovvero in legno ed energeticamente autosufficiente.

«Il “Borgo del dialogo tra generazioni” è una piazza aperta, un luogo di passaggio e d’incontro, dove tutti possono venire e usufruire dei vari servizi e attività previsti (ristorante, lavanderia, centri medici ecc…) – aggiunge Loretta Giuntoli- Inoltre, grazie a questo progetto si creeranno circa 100 nuovi posti di lavoro per le cooperative di tipo A (quelle che si occupano di assistenza alla persona e servizi educativi) e quelle di tipo B (per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate). Un modo per tenere concretamente unito il progetto alla società civile».