No agli italiani in difficoltà. Comune e Caritas porte chiuse.

Secondo quanto riporta scritto il Tg Quotidiano net, in un articolo datato 20 giugno 2018, Comune e Caritas rifiutano di dare aiuto a una donna italiana in difficoltà economiche.

Si tratta di una cittadina dell’Aquila che, a causa di un disastroso ribaltamento finanziario, si trova oggi a vivere in gravi difficoltà economiche e, sempre secondo quanto riporta scritto lo stesso quotidiano, alle richieste di aiuto avanzate dalla donna aquilana Comune e Caritas pare abbiano risposto di no.

La signora, dopo il rifiuto ottenuto da parte del Comune aveva fatto appello alla Caritas per cercare di ottenere un sostentamento, ma anche la Caritas le avrebbe “chiuso la porta in faccia“.

La disperazione e la rabbia da parte dell’aquilina l’ha portata a rivolgersi a CasaPound Italia per evidenziare la drammatica condizione in cui versano le sue condizioni e soprattutto per sottolineare gli aiuti che l’italia ha messo a sua disposizione. Oltre a tutto questo, la donna pare abbia ricevuto anche la minaccia di chiusura della fornitura di acqua potabile nel caso in cui non saldasse le bollette ancora in sospeso.

A rispondere alla signora è stata proprio la responsabile provinciale di CasaPound, Claudia Pagliariccio, in una nota: “Purtroppo ci troviamo davanti all’ennesima vicenda di un italiano in difficoltà. A.V. è una cittadina aquilana, che a causa di un grave rovescio economico si trova nell’impossibilità oggettiva di pagare le bollette per un bene essenziale come l’acqua potabile. Da qui la minaccia di chiusura della fornitura da parte dell’ente erogatore”. Ha poi aggiunto: “A.V. con discrezione si è rivolta alla Caritas per ottenere un aiuto, ma si è trovata davanti il rifiuto da parte degli operatori. Non ce ne stupiamo: gli italiani in difficoltà non sono beneficiari dei lauti fondi pubblici stanziati per l’accoglienza degli immigrati, e non suscitano la compassione delle anime belle pronte ad attivarsi a favore di ogni presunto profugo che sbarchi sulle nostre coste, ma cieche alla sofferenza del proprio concittadino”.

Ha poi  concluso così la nota: “È alle istituzioni pubbliche e in particolare al Comune dell’Aquila che lanciamo quindi il nostro appello: l’avviso per richiedere il contributo di sostegno al reddito, annunciato nel mese di marzo, non è stato ancora pubblicato, con grave pregiudizio per tanti nostri concittadini in difficoltà. Ci attiveremo perché A.V. possa essere ricevuta dall’Assessore alle Politiche Sociali per arrivare ad una soluzione”.