Spacciatore nigeriano colto in flagrante e arrestato.
La storia attuale di Prato è una pellicola che si riavvolge e si svolge per proiettare in continuazione nei cinematografi lo stesso film. Stessa trama, stessi personaggi, solito copione. Gli attori non cambiano: forze dell’ordine ed extracomunitari. Anche la musica del film resta la stessa, spacciatore colto dei carabinieri o polizia con le mani nel sacco.
Ecco ripetersi l’ennesima sceneggiata ieri, lunedì 8 ottobre 2018, a Mezzana. i protagonisti, un 25enne nigeriano e alcuni militari dell’Arma dei carabinieri in borghese. Copione: lui, il nigeriano, cede eroina a un giovane pratese e loro, i carabinieri in abiti civili, lo sorprendono sul fatto e lo arrestano.
Certamente pur essendo un copione che costantemente si ripete in città, c’è da ringraziare l’operato delle forze dell’ordine, attive ed efficaci nel loro ruolo, ma non possiamo nascondere che la situazione è preoccupante. Da un decennio o due a questa parte la regina italiana del tessile si è trasformata in regina dello spaccio e della droga, per non parlare anche dei furti nelle abitazioni e la mancanza di sicurezza lungo le strade. Sono questioni che dovrebbero venire messe sotto la lente d’ingrandimento anche dal nostro Stato e da chi lo governa.
Non è fattibile che un’intera città debba essere schiava della delinquenza, e nella fattispecie soprattutto con attori stranieri in primo piano. La Questura sta reagendo molto bene a questa drammatica situazione con i continui arresti che vengono messi in atto, però ciò non basta. Ci vuole il pugno più duro. C’è più bisogno di Stato. E il Ministero dell’interno dovrebbe provvedere a dare maggiori risposte in proposito agli onesti cittadini di Prato.
Sempre ieri, nei pressi della stazione centrale, un pregiudicato pistoiese è stato fermato e denunciato dei carabinieri del Nucleo radiomobile che assieme ai colleghi della Compagnia di intervento operativo di Firenze stavano svolgendo il servizio di controllo del territorio. L’uomo non ha rispettato il foglio di via obbligatorio dal comune di Prato.
A finire nei guai è stato inoltre un pratese di 20 anni, denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere, perché all’interno della sua auto è stata rinvenuta una mazza da baseball e le legge ne prevede il divieto di trasporto.