Rsa Cicignano, non ancora pagati gli stipendi di agosto. L’ira del sindaco e dell’assessore Gori che chiedono spiegazioni

Lo stipendio non può essere una promessa rimandata di settimana in settimana. Il sindaco Lorenzini: «Noi non ci rassegnano e siamo dalla parte dei lavoratori, che ogni giorno accudiscono persone fragili e in difficoltà»

Continua la dolorosa vicenda degli stipendi dei dipendenti dell’ Rsa di Cicignano pagati con molti mesi di ritardo. Una situazione che sta diventando insostenibile per i lavoratori e del tutto inaccettabile per il sindaco Lorenzini e per l’assessore alle politiche sociali, Luciana Gori, che seguono da tempo la questione e che ora hanno deciso nuovamente di alzare la voce per quello che deve essere la normalità per ogni lavoratore: il diritto a vedersi riconosciuto lo stipendio a fine mese.

«I lavoratori dell’Rsa di Cicignano ci riferiscono che devono ancora riscuotere lo stipendio di agosto. – dice l’assessore Luciana Gori – Le promesse di pagamento vengono rimandate dall’azienda, che gestisce la struttura, di settimana in settimana. Ma lo stipendio non può essere una promessa. Gli stipendi devono essere pagati con regolarità. Sappiamo di famiglie in grave difficoltà che devono far fronte a mutui e pagamenti vari e che ora sono veramente esasperate».

Una situazione che sta portando anche alla riduzione di alcuni servizi fondamentali per la salute e la dignità degli ospiti della struttura: «Abbiamo appreso che all’Rsa di Cicignano non svolge più servizio il podologo, una figura molto importante per i malati di diabete, così come è assente il servizio di barbiere, mentre il parrucchiere è presente una solo una volta la settimana. – continua l’assessore Gori – Di tutte le notizie che veniamo a conoscenza come Comune informiamo regolarmente la Società della Salute, ma non si tratta di una situazione semplice». La società che gestisce l’Rsa di Cicignano, infatti, ha un Durc ( il Documento Unico di Regolarità Contributiva) corretto, che dimostra la regolarità contributiva nei confronti di Inps e Inail:« La situazione è paradossale:da un lato la società paga i contributi ai lavoratori ed ha quindi il Durc regolare che gli consente di accedere ai contributi della Usl per il servizio che svolge nella struttura, ma dall’altra non paga con regolarità gli stipendi dei dipendenti. Una situazione che sta diventando insostenibile. I dipendenti della struttura, dopo anni di difficoltà, ora sono stressati e stanchi, certo non le migliori condizioni psico-fisiche per affrontare un lavoro così duro e difficile come quello dell’assistenza a persone anziane, malate e disabili. Estar Toscana, che si era occupata del bando per l’affidamento della struttura, non ha deciso ancora la revoca della convenzione con la cooperativa che gestisce la struttura di Cicignano. Ma se non basta che non vengano pagati gli stipendi dei dipendenti, allora qual è la condizione perché il contratto possa essere rescisso ?». Anche il sindaco Lorenzini chiede una volta per tutte di far chiarezza sulla vicenda:« Noi non ci rassegnano e siamo dalla parte dei lavoratori, che ogni giorno accudiscono persone fragili e in difficoltà. Tornerò a scrivere al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e all’assessore Saccardi per avere spiegazioni e riuscire finalmente a risolvere questa situazione inaccettabile».