Il CREAF sparisce dal curriculum del candidato PD montemurlese
Una partecipata che ha generato un buco di oltre 20 milioni di soldi pubblici non è un qualcosa di cui andare fieri, purtroppo a Prato la storia del Creaf la conoscono tutti, ma non è nemmeno il caso di nascondere che la faccenda sia mai esistita.
Simone Calamai, candidato a Sindaco nel Comune di Montemurlo per il centro sinistra, ha fatto parte del Consiglio di amministrazione del Creaf, oltre ad avere posseduto la delega alle società partecipate durante l’ultimo quinquennio. Una presenza scomoda quella nel CDA, presente nel vecchio curriculum del candidato, ma scancellata in quello attuale. Matteo Mazzanti, candidato Sindaco per il centro destra Montemurlo sorride sulla vicenda e propone una gestione diversa dei rapporti con le società. “Effettivamente il Creaf è una brutta storia che ha coinvolto i cittadini montemurlesi e pratesi, fa rabbrividire la quantità di denaro pubblico gettato in questo progetto fallimentare. Noi abbiamo proposto di rendicontare regolarmente la soddisfazione dei cittadini rispetto ai servizi offerti dalle partecipate. L’obiettivo è inserirli nelle decisioni strategiche dell’amministrazione ed orientare l’operato delle società. Non ha senso offrire servizi a cascata che nel tempo vanno perdendo efficienza, efficacia ed economicità. Vogliamo garantire la massima qualità dei servizi offerti alla cittadinanza”.