Sfruttamento dei lavoratori, tacere equivale a tollerare
Approvato anche con i voti di Fratelli Italia e Lega, l’ordine del giorno, presentato da Pd e Amare Montemurlo, per chiedere il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori del distretto. Astenuto il Movimento Cinque Stelle
«Il non intervenire, il non alzare la voce contro lo sfruttamento dei lavoratori equivale a tollerare che tutto ciò nel 2019 possa ancora avvenire», con queste parole il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, si è rivolto al consiglio comunale per sollecitare l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno, presentato dai gruppi Pd e Amare Montemurlo, di contrasto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo nel distretto tessile. Alla fine il documento ha ricevuto il sostegno di Lega e Fratelli d’Italia, astenuto il Movimento Cinque Stelle. Il sindaco Calamai, ricordando anche la presa di posizione del vescovo di Prato, Franco Agostinelli e del documento della pastorale sociale sul “lavoro degno”, ha aggiunto: «Non si possono tollerare situazioni di lavoratori, qualsiasi sia la loro origine, sfruttati e inascoltati. Le istituzioni hanno il dovere di pretendere che sia garantito a tutti i lavoratori il pieno riconoscimento e il rispetto dei più elementari diritti a partire da quello ad un regolare contratto di lavoro, di uno stipendio congruo e a turni di lavoro non massacranti. Un tema così importante, non riguarda solo chi protesta, ma è una priorità anche per il Comune di Montemurlo, che ha sempre fatto della lotta all’illegalità economica e alla sopraffazione dei diritti dei lavoratori la propria bandiera». Infine il sindaco Calamai ha invitato il Governo e il parlamento, a cui compete la legislazione in materia, ad adottare una normativa più stringente ed efficace per contrastare il fenomeno dello sfruttamento e del caporalato, che danneggia pesantemente anche la parte sana del distretto industriale pratese.