In stato di ebbrezza rimase coinvolto in un gravissimo incidente. Il suo riscatto inizia con la donazione di un simulatore di guida alla polizia municipale

Nello scontro morì un ciclista ventenne. Oggi W.S., detto Andrea non si sottrae alle sue responsabilità penali (è in corso l’udienza preliminare), ma il suo riscatto inizia con l’impegno concreto nella sensibilizzazione di altri giovani per far capire i rischi di una guida sotto l’effetto di alcol e droghe

Era il novembre del 2018 quando W.S., detto Andrea, 31 anni, in stato di ebbrezza alla guida della sua auto, rimase coinvolto in un grave incidente a Prato, costato la vita ad un ciclista ventenne, morto dopo otto giorni di agonia. Andrea è imputato per omicidio stradale aggravato in un processo penale ora nella fase dell’udienza preliminare – che dovrà accertare le responsabilità, alle quali il giovane non si è mai sottratto. Intanto Andrea di origine cinese, residente a Prato da quando aveva 9 anni, ha voluto iniziare un suo personale percorso di riscatto attraverso la promozione di una campagna di sensibilizzazione sui pericoli della guida in stato di ebbrezza. Così, grazie all’aiuto dei suoi avvocati, Giovanni Renna, Alberto Rocca e Michele Nigro, Andrea ha voluto donare alla Polizia Municipale di Montemurlo, da vent’anni impegnata in campagne sulla sicurezza stradale attraverso il progetto “La strada giusta”, un simulatore di guida del valore di oltre 10 mila euro. Non un giocattolo da sala giochi ma uno strumento prezioso per capire come la percezione della strada cambia quando si è assunto alcol e droga e fare dunque prevenzione.

« Questa donazione affievolisce un po’ il mio enorme dolore e mi solleva sapere che lo strumento sarà utilizzato per l’attività di educazione stradale», dice con commozione Andrea alla conferenza stampa di presentazione del simulatore di guida alla municipale di Montemurlo. Un regalo molto apprezzato dal sindaco Simone Calamai: « Guidare è uno dei gesti più semplici che facciamo ogni giorno e spesso ci dimentichiamo l’enorme responsabilità che abbiamo quando siamo al volante. Per questo ringrazio Andrea che ha voluto trovare nella tragedia dell’incidente, che ha causato la morte di un giovane, la forza di aiutare il prossimo a non commettere i suoi stessi errori ma a capire i rischi della strada».

Anche per l’assessore alla polizia municipale, Valentina Vespi, si tratta « di un gesto di riscatto che aiuterà la Polizia Municipale di Montemurlo a proseguire con ancora più efficacia le campagne di educazione stradale nelle scuole e per gli adulti nell’ambito di manifestazioni pubbliche con lo stand “La Strada Giusta”». Il simulatore dunque sarà un supporto utile alla costruzione una nuova cultura della sicurezza stradale perché, come evidenzia l’ispettore della Polizia Municipale di Montemurlo, Stefano Grossi « bisogna capire che sulla strada il nemico non è chi porta la divisa. I veri nemici si chiamano, distrazione, alcol, droghe, mancanza di rispetto delle più elementari regole come l’uso della cintura di sicurezza ».

Quando si consuma alcol c’è un’alterazione psico-fisica, aumenta la sensazione delle proprie capacità e si riduce la percezione del rischio. Già al di sotto degli 0,5 grammi per litro c’è una riduzione della visione laterale di circa il 20% e c’è la perdita di qualche centesimo di secondo nella reazione di frenata. Quando si imbocca un incrocio non si vede lateralmente proprio perché il campo della visione è ridotto. Si stima che in Italia il 40% degli incidenti su strada sia legato all’assunzione di alcol o droghe.

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche l’ispettore della Polizia Municipale, Stefano Melani, che ha portato la sua testimonianza, molto toccante, di figlio di una vittima della strada. Suo padre, infatti, circa un anno fa è stato investito ad Agliana, mentre attraversava la strada:« Come parente di una vittima accolgo con benevolenza il gesto di Andrea e spero che questo simulatore possa servire per sensibilizzare sui rischi della strada».

La legge prevede che il tasso alcolico alla guida sia zero per i neopatentati, per cui se un giovane viene intercettato dalle forze dell’ordine anche con concentrazioni molto basse di alcol nel sangue scattano le sanzioni; dopo tre anni dal conseguimento della patente il limite è 0,5 grammi per litro con tre fasce di gravità delle violazioni: da 0,5 a 0,8 grammi litro la sanzione è solo amministrativa con multa da 544 euro; da 0,8 a 1,5 grammi litro e sopra 1,5 grammi litro scatta la denuncia penale. In tutti i casi è previsto il ritiro della patente ma con diversi peridi di sospensione che vanno da tre mesi a 12 mesi. La Municipale di Montemurlo solo dal 2009 al 2014 in varie campagne pubbliche di prevenzione ha distribuito 5 mila etilometri monouso per controllare l’alcolemia prima di mettersi alla guida. Il simulatore in dotazione alla polizia municipale consente di scegliere il veicolo e la sua cilindrata con il quale effettuare il test e il tipo di percorso che si intende affrontare, ad esempio una strada in ambito urbano con piste ciclabili e pedoni che attraversano la strada.