Dispositivi anti-abbandono, al via al bonus. Dal prossimo 6 marzo scattano le sanzioni per chi non è in regola
Bonus seggiolini anti abbandono 2020, dallo scorso 21 febbraio si possono presentare le domande attraverso l’apposita piattaforma raggiungibile dal sito del MIT, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Il Comune di Montemurlo informa che dallo scorso 21 febbraio è possibile accedere agli incentivi previsti per l’acquisto di dispositivi anti-abbandono, obbligatori per chi trasporta bambini fino a 4 anni. Il ‘bonus’ può essere richiesto registrandosi sulla piattaforma Sogei accessibile dal sito del Mit Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (www.mit.gov.it). Il contributo è erogato mediante il rilascio di un buono di spesa elettronico di 30 euro per l’acquisto del dispositivo anti-abbandono associato al codice fiscale di un minore
Anche per le persone che negli ultimi mesi hanno già acquistato un dispositivo anti-abbandono è previsto un rimborso. Per ottenerlo bisogna richiederlo, sempre sulla stessa piattaforma, entro sessanta giorni a partire dallo scorso 21 febbraio. È necessario allegare una copia dello scontrino fiscale o della fattura emessa all’acquisto. Una volta fatta la richiesta si riceveranno i 30 euro di rimborso entro 15 giorni. I dispositivi, che diventeranno obbligatori a partire dal prossimo 6 marzo, non necessitano di una specifica omologazione, ma devono essere corredati da un certificato che ne attesta la conformità, rilasciato direttamente dal produttore.
È necessario che i dispositivi si attivino automaticamente a ogni utilizzo senza bisogno che il conducente compia ulteriori azioni, dando un segnale di conferma di avvenuta attivazione. In caso di abbandono del veicolo da parte del conducente devono attivarsi con segnali visivi e acustici o visivi e di vibrazione e i segnali devono essere percepibili o all’interno o all’esterno del veicolo. È possibile inoltre, anche se non obbligatorio, che seggiolini già corredati di dispositivo e dispositivi anti-abbandono siano collegati allo smartphone del genitore con una app o tramite bluetooth per inviare notifiche.
Per chi non si metterà in regola, dal 6 marzo scatteranno le sanzioni: dagli 83 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. Se si commettono due infrazioni in 2 anni scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.