Emergenza Coronavirus, il sindaco Calamai fa visita al pre-triage della Misericordia di Montemurlo
venerdì 13 marzo
Oggi il sindaco Calamai ha portato portato la sua solidarietà ai medici di famiglia (ben 9 che hanno l’ambulatori presso la sede dell’associazione) e ai volontari della Misericordia che, per gestire meglio l’emergenza ed evitare contagi, hanno attivato un percorso ad hoc per i pazienti con fattori di rischio
Il sindaco di Montemurlo Simone Calamai, in questo periodo di emergenza, ha voluto fare una breve visita a chi sta tutti i giorni in prima linea, a tutti i medici di famiglia e ai volontari della Misericordia di Montemurlo, dove, secondo le linee governative per il contenimento dell’epidemia, è stato allestito un pre-triage per le persone che presentano sintomi influenzali e da raffreddamento. Nella sede della Misericordia infatti hanno l’ambulatorio ben nove medici di famiglia del territorio e l’affollamento è tale che è stato necessario, nonostante gli appelli al buon senso e alla responsabilità, attivare percorsi “sicuri” per isolare i potenziali casi infettivi. Non più di una settimana fa i pediatri e i medici di famiglia avevano fatto, tramite il sindaco Calamai, un appello a restare a casa se affetti da raffreddore, tosse o febbre, ma per aumentare le misure di contenimento la Misericordia, in accordo con i medici di famiglia, ha adottato un percorso di pre-triage mirato a isolare chi presenta sintomi influenzali. « Credo che sia importante far conoscere l’impegno dei medici e dei volontari che operano presso la Misericordia di Montemurlo- ha detto il sindaco Simone Calamai- Queste sono le buone pratiche che possono aiutare concretamente il rallentamento del diffondersi dell’epidemia. Ci vuole tanta responsabilità ed è bene seguire le indicazioni che la Misericordia ha messo in atto. Ricordo a tutti che stiamo vivendo una situazione di emergenza e ciascuno di noi deve fare la sua parte. Mi raccomando ancora una volta: con sintomi influenzali non uscite di casa ma contattate il vostro medico di famiglia che saprà darvi indicazioni precise»
Da qualche giorno, quindi, tutte le persone che per vari motivi necessitano di entrare nella sede della Misericordia vengono accolte in una tensostruttura (esterna all’edificio della Misericordia stessa) al cui interno si trovano due volontari che provvedono alla somministrazione di domande mirate ad intercettare eventuali fattori di rischio per la popolazione (febbre, tosse, raffreddore ecc..). Qualora i fattori di rischio determinino un pericolo per gli altri, la persona sarà accompagnata, attraverso un percorso ad hoc, in un ambulatorio appositamente dedicato ed allestito. Una volta giunti in questo ambulatorio, con il medico di medicina generale di riferimento effettuerà la visita e levalutazioni del caso.
« Si tratta di un semplice accorgimento per tutelare la salute dei medici, dei volontari e degli altri pazienti presenti all’interno della struttura- spiega il presidente della Misericordia di Montemurlo, Daniele Lombardi- I nostri volontari in questo periodo di emergenza stanno dimostrando tutto il loro valore, la loro preparazione, la loro passione e per questo desidero esprimere loro un plauso».
Le raccomandazioni per chi presentasse sintomi riconducibili ad infezione da nuovo Covid-19 (tosse, febbre più alta di 37,5°C, difficoltà respiratoria), è invitato a non recarsi in nessun ambulatorio, bensì a contattare il proprio medico di base, i numeri regionali e nazionali (1500) oppure il 118.