Prato, i tempi sono tragicamente cambiati. Un tempo l’economia locale saliva sempre più in alto, oggi scende sempre più in basso

Prato – Sono finiti i tempi in cui nel distretto pratese udivamo il rumore dei telai che tessevano sette giorni su sette per 24 ore al giorno. Sono terminati i tempi in cui le luci nelle fabbriche rimanevano accese anche di notte. Si sono conclusi i periodi in cui le famiglie si sentivano economicamente sicure. Da subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il distretto pratese ha iniziato a godere di un’economia sempre più crescente grazie alle proprie piccole e medie imprese (PMI) che sbocciavano come fiori. La città si specializzava sempre più nella trasformazione e nella lavorazione del tessuto e della maglieria fino a diventarne un leader a livello mondiale. 

Sono finiti i tempi in cui le masse lavoratrici si spostavano dal Sud per venire a lavorare a Prato. Il boom economico decollò soprattutto fra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60. Fu il periodo del cosiddetto Miracolo economico, che interessò l’intera Nazione, e che durò fino alla fine degli anni ’60. Con l’inizio degli anni ’70 l’economia italiana andò in declino e le motivazioni riguardavano vicende sia nazionalei che internazionali, ma a farne maggiormente le spese furono le mega aziende distribuite in modo particolare lungo l’asse industriale Milano-Torino-Genova.

Prato, che godeva di PMI, avvertì meno la depressione industriale degli anni ’70 rispetto alle metropoli che ospitavano gigantesche industrie. E non è un caso, quindi, che in quel periodo a reggere l’economia italiana siano state le PMI nazionali. Ma oggi che fine hanno fatto queste PMI sulla capitale del tessile italiano?

A Prato, purtroppo, molte di esse hanno fatto una brutta fine. La città è andata via via spegnendosi sempre di più. È da decenni che l’economia non frutta più come dovrebbe e come se non bastasse, in questo maledetto (se così mi fosse permesso dire) 2020, è arrivato anche il Coronavirus a tagliarle maggiormente le gambe. Prato ha registrato un preoccupatissimo crollo nella produzione industriale. A dirlo sono i dati elaborati dall’Irpet sul tasso di variazione percentuale nel mese di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019. Prato ha registrato un calo del 60 per cento, con un andamento del Pil decisamente in caduta: -13 per cento.