Prato, da badante dei genitori a vittima del suo ex
Prato – Una donna rumena di 31 anni, che era stata assunta per assistere due persone su con l’età, ebbe modo di fare conoscenza del figlio della coppia e con lui costruire una relazione.
L’occasione per conoscersi era dovuta al lavoro che la donna stava svolgendo e in quella circostanza era nato fra i due un certo flirt. Si sono così frequentati per un breve periodo di tempo fino a quando tutto è finito. A quel punto l’uomo, un sessantenne pratese, forse invaghito di lei, non si è rassegnato ed ha iniziato a invaderla di messaggi sul telefonino, affinché tornassero insieme. Messaggi che sono iniziati dai complimenti, per poi spingersi a richieste d’incontri per ricostruire un rapporto affettivo insieme, per poi degenerare in minacce.
Oltre a questo, da quanto riportano pure le cronache locali, l’uomo era passato anche ad appostamenti e pedinamenti, al punto che la situazione per la donna era diventata penosa. E così la trentunenne, ossessionata e impaurita di quanto stava accadendo, in questo mese si era rivolta alla polizia già tre volte fino alla richiesta d’intervento lunedì 13 luglio, quando l’uomo l’aveva attesa sotto casa. A quel punto sono intervenute le forze dell’ordine proprio sotto l’abitazione della donna. L’uomo è stato così trasferito in carcere e vi è rimasto fino alla convalida del Gip, e adesso si trova agli arresti domiciliari con il divieto di avvicinamento e di mettersi in contatto con la ex badante dei suoi genitori.