PAKISTAN, UNA PASQUA NELL’ORRORE DI KAMIKAZE. ALMENO 72 MORTI E CIRCA 360 FERITI

di Roberto Fiordi

Una Pasqua nel sangue per molte vittime cristiane in Pakistan. Stavano festeggiando la Festa al parco giochi Gulshan-i-Iqbal Park quando un kamikaze di 28 anni, riconosciuto con il nome di Yousuf Farid, si è fatto esplodere nel bel mezzo della folla, intorno alle 19.00 ora locale, provocando una vera e propria carneficina.

I sopravvissuti e i soccorritori raccontano di essersi trovati di fronte a corpi smembrati dall’esplosione e riversi in fiumi di sangue. Il bilancio è penoso, 72 morti accertati e circa 360 i feriti per adesso.

Fra le vittime sono state contante una trentina di bambini. Un bilancio spaventoso che è avvenuto nel giorno di domenica 27 marzo quando molte famiglie si erano ritrovate nel parco a Lahore, nel Pakistan centrale, dove gli abitanti sono a maggioranza mussulmana, per celebrare all’aperto e in famiglia la Pasqua.

L’obbiettivo dell’attentato sono stati i cristiani. Un portavoce della fazione, Ehsanullah Ehsan ha spiegato: «Vogliamo inviare questo messaggio al primo ministro Nawaz Sharif che siamo entrati a Lahore. Possono fare quello che vogliono ma non sarà facile fermarci. I nostri attentatori suicidi continueranno questi attacchi». La rivendicazione dell’attentato giunge dal gruppo Jamatul Ahrar, legato al principale gruppo talebano pachistano Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp).

La polizia locale è subito intervenuta mettendo agli arresti 15 persone, fra cui i due fratelli del kamikaze suicida.

Il premier pachistano Nawaz Sharif è giunto a Lahore per seguire personalmente le indagini, e per stare vicino alle famiglie delle vittime a ai feriti. Pure il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha manifestato il proprio cordoglio alle famiglie e ha espresso il disprezzo verso la strage.

La reazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, è stata chiara : «La strage orribile di decine di innocenti nel parco di Lahore getta un’ombra di tristezza e di angoscia sulla festa di Pasqua. Ancora una volta l’odio omicida infierisce vilmente sulle persone più indifese. Insieme al Papa preghiamo per le vittime. Siamo vicini ai feriti, alle famiglie colpite, al loro immenso dolore, ai membri delle minoranze cristiane ancora una volta colpite dalla violenza fanatica, all’intero popolo pachistano ferito». Le condoglianze giungono anche dal premier italiano Matteo Renzi.


1. Immagine fonte Google