Biffoni: Prato ha la sindrome di Calimero
Prato ha la sindrome di Calimero! Simpatica e punzecchiante (lo scopo è di infondere fiducia e non far cadere nella autosvalutazione) la definizione del Sindaco Biffoni sulla nostra città, forse dettata anche dal recente episodio dei finanziamenti a Biella e non a Prato .
A questo punto domandiamoci :perché Prato dovrebbe avere tale sindrome?
I cittadini Pratesi, che fanno la comunità e di conseguenza la Città, non nascono con tale sindrome! Probabilmente, analizzando le vicende che si sono vissute nel nostro territorio, molti motivi, per farci cedere alla tentazione di “cadere” nelle grinfie di tale sindrome, ci sarebbero tutti. Quanti episodi, Sig Sindaco, dimostrano che la nostra città è stata ignorata e sottostimata? Quanti episodi hanno evidenziato la non conoscenza e superficialità nell’affrontare i problemi del nostro territorio? Lei ne conosce molti come molti ne conoscono i Pratesi. Quante volte abbiamo sentito dire: non è possibile che la terza città dell’Italia Centrale sia trattata così! Ed invece è tutto vero. Il Distretto Tessile Pratese ha fatto ricca la Toscana ed ha contribuito alla crescita economica dell’Italia ma evidentemente non è bastato e non basta. La storia dice, però, che Prato non si è mai fatta “fiaccare” e sempre ha reagito con intelligenza e tenacia. Prato ha dimostrato di essere una città resiliente altrimenti, il nostro Comitato ne è testimone, non avrebbe mai ottenuto la Provincia. Concludiamo con una amara ma vera constatazione. Ci sono territori a cui tutto è stato dato e dovuto e lo ottengono senza lottare ( sicuramente queste zone non soffriranno della sindrome di Calimero) e territori che invece devono lottare e soffrire per far valere ed ottenere ciò di cui hanno bisogno.