Un grande progetto per la valorizzazione di Montemurlo: dai sentieri tematici in collina fino alle trasformazioni industriali
Il Comune di Montemurlo ha approvato il progetto di conoscenza e valorizzazione della del territorio, realizzato con la Fondazione Cdse. Itinerari nelle fabbriche e legati alla storia: il Medioevo e Dante, il Rinascimento e la Battaglia di Montemurlo, Banti e i macchiaioli. La cultura come strumento per ripartire
Forse uno dei pochi meriti della pandemia è quello di averci permesso di scoprire quante ricchezze storiche, culturali e artistiche si celino a pochi passi da casa. Il Comune di Montemurlo, insieme alla Fondazione Cdse, ha recentemente approvato un importante progetto di valorizzazione del territorio che mette insieme i vari elementi che compongono la realtà montemurlese: la collina e le sue bellezze, la piana e le trasformazioni sociali, urbanistiche, lo sviluppo economico. «Insieme al Cdse abbiamo voluto elaborare un progetto di valorizzazione innovativo che potesse permettere, prima di tutto ai nostri cittadini, di conoscere il territorio sotto vari punti di vista. Innanzitutto quello storico, artistico e culturale attraverso la promozione di cammini sui luoghi della storia ( e il nostro territorio ha davvero tante storie da raccontare). E poi c’è tutto l’aspetto delle trasformazioni socio-economiche, ma anche produttive e urbanistiche- spiegano il sindaco Simone Calamai e l’assessore alla cultura Giuseppe Forastiero– Fino agli anni Cinquanta del Novecento Montemurlo infatti era un paese di contadini e in pochi decenni si è trasformato in una città con un distretto industriale d’eccellenza con una popolazione che è davvero un “melting pot” di storie. Crediamo che attraverso questi elementi, la collina e la fabbrica, potremo dare un nuovo slancio alla valorizzazione del territorio, proseguendo su quel percorso avviato con il Cdse che unisce la cultura al piacere della divulgazione »
La prima azione di valorizzazione scommette sui cammini e sul rinnovato interesse delle persone durante la pandemia verso questo tipo di attività. È probabile che per ritornare a viaggiare dovremo ancora aspettare del tempo e così il Comune di Montemurlo ha pensato ad una serie di “itinerari tematici” sulla collina che domina la città per scoprire storia, arte e natura. È infatti in fase di elaborazione lo studio e la progettazione di una serie di percorsi che uniranno il piacere dello sport e della vita all’aria aperta con la conoscenza della storia. Gli itinerari (sia camminate semplici che trekking) avranno come temi l’uomo, la pietra e le cave di serpentino del Monteferrato, il Medioevo e Dante, il Rinascimento e la battaglia di Montemurlo, Cristiano Banti e i Macchiaioli, la seconda Guerra Mondiale, i poderi e le fattorie.. Nel corso del 2021 sarà condotta un’analisi preliminare dello stato dei sentieri, in collaborazione con il CAI e saranno realizzati testi di taglio divulgativo che potranno essere utilizzati per depliant, pannelli informativi che saranno posizionati lungo i percorsi. La progettazione dei percorsi sarà collegata anche alla valorizzazione del Centro Visite del Borghetto di Bagnolo, dove, appena la pandemia lo consentirà, potranno essere organizzati , incontri informativi legati ai temi sviluppati dai sentieri . Il secondo grande filone di valorizzazione promosso dal Comune riguarda invece la “Montemurlo che cambia” con la realizzazione di un ciclo di pubblicazioni, ma anche pannelli informativi, che documentino le trasformazioni urbanistiche e demografiche del passato (legate ai cambiamenti del Dopoguerra) e del presente (come il nuovo centro cittadino), in modo da rendere consapevoli i cittadini delle stratificazioni della storia nel territorio. Una sorta di finestra sul passato, una bussola stabile che mostri come è cambiato il territorio di Montemurlo nella seconda metà del Novecento e come sta cambiando. Infine “Oste e la filiera delle idee”, cuore pulsante dello sviluppo economico del territorio, con una serie di incontri itineranti che si svolgeranno in alcune delle maggiori fabbriche del distretto per parlare di futuro, di innovazione, di sviluppo ma anche di arte contemporanea e produzione tessile e per scoprire quanta bellezza e cultura si cela tra capannoni e macchinari tessili.