Giovane operaia morta in un’orditura a Oste. Il sindaco Calamai: «Una tragedia che colpisce tutta la comunità»
La donna, appena 22 anni, è morta questa mattina in un drammatico infortunio avvenuto in una fabbrica di via Garigliano. Ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente. Il sindaco Calamai:« Mai più morti bianche». La giovane sarà ricordata nell’ambito delle celebrazioni religiose della festa patronale della Croce
Grave incidente questa mattina, 3 maggio, in un’orditura di via Garigliano a Oste. Una giovane operaia di 22 anni ha perso la vita in un in un drammatico incidente sul lavoro. I carabinieri della Tenenza di Montemurlo, gli ispettori della Usl e i vigili del fuoco sono impegnati per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia.
Non appena ha appresa la notizia il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, si è precipitato in via Garigliano:« Sono profondamente scosso da quanto avvenuto e mi fa ancor più male sapere che questa ragazza era diventata da poco madre di una bambina, un pensiero che mi lascia davvero sgomento. È una tragedia che colpisce tutta la comunità montemurlese e mi stringo in segno di cordoglio, anche a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla famiglia della giovane. Oggi, tra l’altro, per Montemurlo è un giorno particolare, è la Festa patronale della Croce. A causa del Covid le celebrazioni sono in forma ridottissima ma nell’ambito della cerimonia abbiamo deciso con il parroco Don Gianni di ricordare la giovane operaia e tutti gli altri morti sul lavoro. Non possiamo rimanere indifferenti davanti ad un dolore così grande che colpisce tutti».
Solo due giorni fa il sindaco Simone Calamai, in occasione della Festa del Primo Maggio, aveva fatto un appello ad un maggior coinvolgimento delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro, i primi a pagare le pesanti conseguenze economiche della pandemia e alla necessità di investire in diritti e sicurezza per i lavoratori:« Il lavoro è dignità, è realizzazione di sé, è lo strumento che dovrebbe consentire a tutti di progettare il proprio futuro. Le morti bianche spezzano all’improvviso sogni e progetti di vita e sono davvero inaccettabili. – continua il sindaco Calamai – La sicurezza non deve essere mai considerata un costo. La salute e la sicurezza sul lavoro vanno perseguite tramite una cultura della prevenzione che si crea, innanzitutto, con la formazione e l’informazione. La prima protezione è la consapevolezza del rischio. Il Covid e la pandemia rischiano di farci perdere di vista il problema delle morti sul lavoro, un tema però che ci deve vedere tutti uniti: parti datoriali, enti locali, scuola, sindacati».