Sequestro buste in plastica illegali, Legambiente e Assobioplastiche premiano la polizia municipale di Montemurlo
Ieri a Roma, nell’ambito di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente, l’ispettore Stefano Melani ha ritirato il riconoscimento per l’importante operazione del febbraio scorso che per la prima volta ha consentito di risalire la filiera dell’illegalità della produzione e commercio di borse in plastica non a norma
Un premio all’impegno nella lotta all’illegalità ambientale portata avanti dalla polizia municipale di Montemurlo. Ieri, 7 luglio, a Roma, al “Roma Eventi” in piazza di Spagna, l’ispettore Stefano Melani ha ritirato il premio “Comuni Ricicloni 2021”, conferito da Legambiente e Assobioplastiche alla Polizia Municipale di Montemurlo con motivazione: “per la concreta dimostrazione che la tutela ambientale trova nella legalità una preziosa alleata”. Comuni Ricicloni, lo storico concorso di Legambiente che mette in evidenza i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani, infatti, ha voluto dare un riconoscimento all’importante operazione portata a termine dalla Polizia Municipale di Montemurlo, con la collaborazione dei colleghi di Roma e Napoli e di Arpat, che ha permesso di individuare, nella zona industriale di Bagnolo, di una fabbrica che produceva e distribuiva borse in plastica illegali. L’attività per la prima volta ha consentito di risalire la filiera dell’illegalità dalla produzione al commercio di borse in plastica non a norma.«La lotta all’illegalità economica e agli eco-reati rappresentano ormai da molti anni una priorità nell’azione di controllo svolta dalla polizia municipale di Montemurlo a tutela dell’ambiente e delle aziende sane che operano nel rispetto delle regole.– dice il sindaco Simone Calamai- È davvero motivo di soddisfazione per l’amministrazione comunale di Montemurlo ricevere da Legambiente e Assobioplastiche questo riconoscimento, che riconosce il valore del lavoro di tutela ambientale svolto dalla Polizia Municipale sotto la guida dell’ispettore Stefano Melani, che ancora una volta ringrazio pubblicamente».
L’azione della Polizia Municipale risale al febbraio scorso. Al titolare della ditta di borse in plastica– un cittadino cinese con regolare permesso di soggiorno – in violazione del Codice dell’Ambiente era stato sequestrato un quantitativo di dieci tonnellate di buste di plastica non a norma e gli era stata elevata una multa pari a 5 mila euro per ciascuna vendita effettuata. L’imprenditore era stato inoltre deferito alla Procura della Repubblica per non aver rispettato le prescrizioni di legge sulle emissioni in atmosfera per tale tipologia di impianti.« Questa operazione ha dimostrato un’ottima collaborazione tra le polizie municipali di Montemurlo, Napoli e Roma, un premio che serve per dare maggior impulso al controllo del territorio italiano per quanto riguarda la produzione delle plastiche. – conclude l’ispettore Stefano Melani – Se queste plastiche, infatti, non rispettano le caratteristiche previste dalla legge possono diventare altamente inquinanti a danno dei nostri mari».