Montemurlo, distribuiti oltre 10 mila buoni spesa dall’inizio dell’emergenza

Quattro le distribuzioni effettuate dall’aprile 2020 a oggi. Il valore complessivo dei buoni spesa supera i 280 mila euro. Il sindaco Calamai:« Di fronte al Covid ci siamo “armati” di solidarietà sociale»

Se la crisi causata dal Covid ha picchiato duro, il Comune di Montemurlo ha risposto con altrettanta energia per stare concretamente vicino alle famiglie che sono state maggiormente colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il Comune di Montemurlo ha disposto quattro diverse distribuzioni di buoni spesa, nell’aprile e dicembre 2020 e a febbraio e maggio 2021. Azioni concrete per aiutare chi si è trovato improvvisamente in difficoltà per la contrazione del proprio reddito a provvedere alle necessità basilari come la spesa alimentare. In tutto il Comune di Montemurlo, nelle quattro distribuzioni, ha erogato oltre 10 mila buoni spesa per un totale di risorse pari a circa 280 mila euro.In tutto le domande istruite e approvate sono state 1085 e in media le famiglie hanno ricevuto 12 buoni spesa.

« La tenuta sociale, di fronte ad una crisi prolungata, è sempre stata la nostra priorità. – commentano il sindaco Simone Calamai e l’assessore alle politiche sociali, Alberto Fanti – Le quattro distribuzioni di buoni spesa sono servite a sostenere le famiglie in difficoltà, persone che molto spesso si sono trovate all’improvviso senza un reddito su cui far conto. Inoltre, in quest’ultimo anno sono state raddoppiate le risorse per il progetto Vela ( da 25 a 50 mila ero), azioni di solidarietà sociale portate avanti dall’amministarzione comunale tramite le associazioni Caritas Oste e San Vincenzo de’ Paoli di Montemurlo. Un sostegno economico concreto per pagare le utenze e provvedere alle necessità primarie. Di fronte al Covid a Montemurlo ci siamo “armati” di solidarietà».

I fondi governati destinati ai buoni spesa a Montemurlo sono stati integrati grazie a donazioni liberali di privati sul conto corrente del Comune, destinato al sostegno alimentare delle famiglie in difficoltà, e da altri enti ( Consiag 18 mila euro e Coop)

L’importo massimo erogabile a ciascuna famiglia era così definito: nucleo composto da una persona: 120 euro; due persone 200 euro, tre persone 280 euro, quattro persone 360 euro, cinque o più persone 400 euro. L’importo totale è stato ridotto del 50% in presenza di altri benefici economici di natura pubblica (ad esempio, reddito di cittadinanza, reddito di emergenza, Cassa integrazione, NASPI, benefici pubblici per il sostegno all’affitto).I buoni spesa di solidarietà sono stati finalizzati tassativamente all’acquisto di generi di prima necessità ( compresi farmaci, materiale per la pulizia della persona e per la pulizia della casa)