Dieci anni di Codice Rosa, a Montemurlo una serata di approfondimento fa il punto sul progetto per le vittime di abusi e violenze
Appuntamento giovedì 9 settembre alle ore 21,15 presso il parco di Villa Giamari. Interverranno Laura Canovai, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Prato e Monica Pieraccioli, dirigente medico DEA Ospedale di Prato.
S’intitola “Conosciamo insieme il Codice Rosa: dieci anni di attività ed esperienze” l’interessante iniziativa promossa dalla Commissione pari opportunità del Comune di Montemurlo nell’ambito della programmazione culturale estiva, che si svolgerà giovedì 9 settembre ore 21,15 nel parco di Villa Giamari ( piazza Don Milani, 1). Interverranno, portando la loro esperienza, Laura Canovai, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Prato, Monica Pieraccioli, dirigente medico DEA Ospedale di Prato e coordinatrice dei medici della Usl Toscana Centro del Gruppo regionale Codice Rosa, Francesca Ranaldi e l’avvocatessa Lorenza Razzi del Centro La Nara di Prato, Enrica Cappelli comandante della Polizia municipale di Montemurlo, Gilda Fronzoni referente territoriale della Commissione regionale pari opportunità e le componenti della Commissione pari opportunità comunale di Montemurlo. L’iniziativa sarà condotta dalla giornalista Patrizia Scotto di Santolo.
« Una serata che vuole fare il punto sui risultati raggiunti dal progetto Codice Rosa a tutela delle vittime di violenza in particolare donne, bambini e persone discriminate, ma anche un momento per riflettere insieme e stimolare le istituzioni a far funzionare sempre meglio la rete di protezione», spiegano l’assessore alle pari opportunità Valentina Vespi e la presidente della Commissione Pari opportunità, Amanda Ravagli.
Codice Rosa è un progetto della Regione Toscana, sviluppato a seguito dell’esperienza positiva realizzata dalla Asl 9 di Grosseto e dal 2016 è stata istituita la rete regionale Codice Rosa, per gli interventi a favore di adulti e minori vittime di violenze e/o abusi. In ogni pronto soccorso c’è una stanza dedicata alle vittime di violenza. Il servizio impegna una task force formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, forze di polizia: questo permette di prestare immediate cure a chi subisce violenza e contemporaneamente di intervenire sugli autori delle violenze.
L’ingresso è gratuito ma è obbligatoria la prenotazione scrivendo a promo.cultura@comune.