PRATO: UNA LITE FINITA NEL SANGUE. UN’ASSURDITÀ

L’assurdità non è tanto su quanto avvenuto ieri, 7 giugno 2016, in via del Pellegrino a Prato, intorno alle 18, ma fra chi è avvenuto.  I protagonisti sono due marocchini, entrambi già noti alle forze dell’ordine per spaccio di droga, che in pieno centro  hanno dato vita a una lite finita nel sangue.

Ed è proPrato0003prio qui che si crea l’assurdità, nel fatto che i due nordafricani che ieri in pieno centro storico a Prato hanno dato vita alla rissa, erano persone già note alle forze dell’ordine ed erano a piede libero. Già note per spaccio di droga, una piaga assai dolente nella cittadina pratese, ma che sembra non ci sia volontà, o forse interesse, da parte delle autorità a debellare. Tali persone sarebbero dovute essere espulse immediatamente dopo essergli stato riconosciuto il reato di spaccio. Invece no, Prato continua a tenerle in casa e per di più a piede libero.

Probabilmente il sindaco Matteo Biffoni dovrebbe rispondere a certe carenze di ordine pubblico. Lo dovrebbe fare lui in qualità di primo cittadino, come lo dovrebbe fare il questore di Prato, Paolo Rossi. Oggigiorno la città di Prato sembra essere diventata il Bronx. Nessuno ci vive più in modo tranquillo. E forse, proprio per questo, sarebbe opportuno chiamare in causa anche i vertici della Nazione come Angelino Alfano, che in fatto d’ordine pubblico c’è molta carenze in tutto lo Stivale.

La lite fra i due uomini sembra essere scoppiata in via Banchelli ed essere poi proseguita verso via del Pellegrino. Durante questa lite sembra che siano spuntate fuori armi bianche che abbiano causato il ferimento di entrambi. Le armi sembra che siano state, come in vecchio stile, due rasoi, e i motivi della rissa sono ancora in fase d’accertamento.

Scattato l’allarme, sul posto sono prontamente intervenute due ambulanze, i carabinieri e la polizia municipale. All’arrivo delle forze dell’ordine e delle ambulanze, uno dei due si trovava seduto sul marciapiede, mentre l’altro non distante dal primo. Nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita.