Firma del “Protocollo d’intesa per la costruzione della rete di sostegno e protezione per il contrasto della violenza alle donne e dei minori” . 29 novembre 2021
È stato firmato questa mattina, presso il Salone Consiliare di Palazzo Comunale, l’aggiornamento del “Protocollo d’intesa per la costruzione della rete di sostegno e protezione per il contrasto della violenza alle donne e dei minori”.
Hanno partecipato il Prefetto di Prato, dott.ssa Adriana Cogode, il Questore, dott. Giuseppe Cannizzaro, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Francesco Zamponi, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Massimo Licciardello, il Presidente della Provincia di Prato, dott. Francesco Puggelli, il Sindaco del Comune di Prato, dott. Matteo Biffoni, il Presidente della Società della Salute nonché Ass. alla Salute e alle Politiche sociali del Comune di Prato, dott. Luigi Biancalani, ed i rappresentanti della Procura della Repubblica di Prato, della Provincia di Prato, dei Comuni della Provincia di Prato, dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro, dell’Ufficio scolastico provinciale, del Centro antiviolenza, LA NARA-ALICE, e del Centro di ascolto uomini maltrattanti.
Si tratta di un’iniziativa che si inserisce nel solco delle azioni già intraprese dalle Amministrazioni operanti sul territorio, dalla cui volontà ed intento collaborativo è emersa l’idea di rinnovare il patto inter-istituzionale, che conferma e rafforza gli obiettivi della rete territoriale, al fine di rendere ancora più efficienti le azioni di prevenzione e di contrasto alla violenza nei confronti delle donne e dei minori.
Con la firma del Protocollo, tutti i servizi e le istituzioni attive nel settore si sono assunte il comune impegno di consolidare la reciproca collaborazione, di elaborare e condividere procedure codificate di accoglienza, di promuovere l’avvio o il rafforzamento di interventi rivolti agli autori di violenza, di sostenere la realizzazione di attività formative e di aggiornamento professionale ed, infine, di partecipare alle campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema.
Nel corso del suo intervento, il Prefetto ha fornito i dati statistici sulla violenza di genere relativi al territorio provinciale riportati dalle locali Forze di Polizia che, in controtendenza rispetto quelli nazionali – che manifestano una nuova recrudescenza di omicidi intra-familiari a danni di vittime di sesso femminile – registrano una sostanziale uniformità rispetto ai femminicidi commessi nell’anno precedente (pari a 0), una diminuzione di tutti i reati spia (ed in particolare del reato di atti persecutori e di violenza sessuale), ad eccezione di quello di maltrattamenti in famiglia, che subisce un sensibile aumento.
Nonostante il dato parzialmente incoraggiante relativo alla provincia di Prato, il Prefetto ha tenuto a sottolineare che gli episodi di violenza sulle donne continuano ad esistere e a segnare le cronache quotidiane con tragica regolarità.
Il fenomeno pertanto è divenuto strutturale, e non più emergenziale, ed affligge l’intera società, con una trasversalità di luoghi e culture.
Come evidenziato dal Prefetto, la violenza sulle donne e sui minori, vittime di violenza assistita, rappresenta un freno al pieno sviluppo di una società giusta ed equa, in quanto espressione odiosa di negazione del progresso e della libertà.
Combattere questo tipo di violenza richiede tempo ed un impegno costante sul piano della repressione e, soprattutto, su quello della prevenzione e della consapevolezza culturale.
La firma di questo protocollo rinnova e rafforza la cooperazione e la stabile sinergia tra istituzioni e servizi presenti sul territorio, finalizzata alla costruzionedi un sistema unitario ed integrato di interventi. Il lavoro in rete rappresenta la chiave di volta, non solo per rispondere con maggiore prontezza operativa alle situazioni di violenza, ma anche per prevenirle, intercettando tempestivamente gli episodi di disagio e/o abuso, sintomi di condotte che potrebbero sfociare in tragici epiloghi.
“A tal proposito”, ha affermato il Prefetto “saranno promosse, a carattere periodico, anche in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, momenti di verifica e di analisi sull’andamento del fenomeno e sui risultati derivati dall’applicazione delle strategie condivise nel presente protocollo, incentivando il lavoro di squadra e tutti i livelli istituzionali con particolare riguardo alla diffusione della cultura del rispetto nei confronti di tutte le donne e della crescita civile”.