“Un rifugio per due”, Iper La grande i sostiene l’impegno del canile di San Patrignano
Dall’ 1 al 31 marzo in tutti i punti vendita dell’insegna sarà possibile donare in cassa 2 Euro in aiuto del Sanpa Dogs, per sostenere il recupero e la formazione dei giovani ospiti della Comunità aumentare la capacità di accoglienza e cura di cani randagi
RIMINI – Un canile che fa recupero nel recupero. E’ il Sanpa Dogs, l’oasi canina della comunità San Patrignano, che affianca all’aiuto disinteressato e alla formazione di ragazze e ragazzi in percorso, l’accoglienza e la cura di cani randagi. “Un rifugio per due”, non a caso, è il nome del progetto che porterà ad una crescita dell’attività, inteso come miglioramento della proposta di formazione professionale destinata alle ragazze e ai ragazzi coinvolti, e come ampliamento dei box per accogliere cani randagi da tutta Italia e dare loro un nuovo futuro di cure, socialità, affetto e il calore di una nuova famiglia.
A sostegno di questo progetto si rinnova il rapporto di collaborazione tra l’insegna Iper La grande i e San Patrignano. Sensibile ai temi sociali, Iper si riconferma partner della comunità e per tutto il mese di marzo consentirà ai clienti del supermercato di aggiungere € 2 alla battuta in cassa dello scontrino della spesa. A fronte di ogni donazione i clienti riceveranno un simpatico gadget. Chi lo vorrà potrà fare anche una donazione sul sito sanpa-dogs.it.
“Il cane è un “acceleratore relazionale” eccezionale: per sua attitudine e caratteristiche, riesce ad entrare con immediatezza in contatto con le persone – spiega Eugenia Marelli responsabile del Sanpa Dogs -. Dal punto di vista terapeutico ed educativo, infatti, vivere e fare attività con gli animali rappresenta un fattore fondamentale perché accudirli significa prendersi in carico una vita e imparare a riprendere a curare se stessi”.
In particolare gli animali provenienti da territori o canili in cui hanno vissuto maltrattamenti, deprivazione, isolamento, mancato rispetto dei bisogni primari, sono una leva importante per l’incontro e il confronto nel bisogno, nell’accudimento e nel rielaborare il proprio vissuto. Dalla capienza attuale di circa 60 animali presenti, l’obiettivo della campagna è quello di raddoppiare arrivando così a 120 box.
“Iper La grande i sostiene da tempo San Patrignano e rispondiamo con entusiasmo a questo nuovo appello – ha commentato Michela Riva, Head of Communication & Omnichannel Experience di Iper La grande i – abbiamo sposato la campagna per il grande pregio di generare un circolo virtuoso dove il concetto di “prendersi cura” assume un significato pieno di vita e significato”.
Nel tempo il canile di San Patrignano, aperto all’interno della comunità nei primi anni 80, è divenuto un dinamico centro cinofilo, battezzato Sanpa Dogs, in cui i 30 ragazzi in percorso, insieme a un team di educatori ed esperti, conducono un ricco programma di progetti e hanno l’opportunità di seguire attività di formazione legate all’educazione cinofila, al benessere animale e alla pet therapy.
All’interno della comunità Sanpa Dogs rappresenta un’ulteriore risorsa, offrendo anche attività per gli ospiti dei due centri minori (maschile e femminile), per i bambini, per i ragazzi di altri settori che attraversano momenti difficili del loro percorso e per i degenti della Casa Alloggio.
Comunità San Patrignano
San Patrignano è la comunità di recupero per ragazze e ragazzi tossicodipendenti più grande d’Europa ed ospita oltre 1000 ragazzi. Per tutti loro e per le loro famiglie il percorso di recupero è completamente gratuito.
Dal 1978 ad oggi, San Patrignano ha accolto oltre 26.000 persone, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro e reinserirsi pienamente nella società al termine del percorso di recupero.
Secondo una ricerca effettuata dall’Università di Bologna, che ha monitorato un gruppo di ex ospiti della comunità a cinque anni dal loro reintegro nella società, il 72% dei ragazzi che terminano positivamente il percorso non ricadono nel problema della tossicodipendenza.
Oltre a questo, la Comunità è da tempo impegnata in progetti di prevenzione alle dipendenze, tanto che incontra oltre 50.000 studenti l’anno.