Festa della Toscana, a Montemurlo un progetto nella scuola sull’uso consapevole del linguaggio
Un percorso di consapevolezza sull’uso del linguaggio in rete rivolto alle classi terze della scuola media “Salvemini La Pira” e alle scuole primarie dell’istituto comprensivo “Hack”. Un percorso a 360 gradi con incontri con avvocati e psicologi. Alla fine i ragazzi produrranno un video
È partito in questi giorni il progetto “Se ne dicon di parole: il confronto e l’uso consapevole del linguaggio anche nel web”, promosso dal Comune di Montemurlo in collaborazione con l’associazione Pamat di Prato (associazione toscana onlus per la prevenzione degli abusi sui minori) e la Scuola di cinema “Anna Magnani” di Prato nell’ambito delle iniziative per la Festa della Toscana, che quest’anno aveva come tema la lotta ai linguaggi d’odio. Le iniziative vedranno l’intervento di avvocati, psicologi e coinvolgeranno alcune classi terze della scuola media “Salvemini – La Pira” di Montemurlo e della primaria del comprensivo “Margherita Hack”di Montemurlo.
«Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e i ragazzi sull’uso responsabile del linguaggio in rete. – spiegano l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano e la presidente del consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi – Le parole possono ferire e far male: è importante iniziare a riflettere sulle conseguenze dell’uso di un linguaggio violento e non rispettoso degli altri per far crescere nei giovani rispetto e consapevolezza».
Alla scuola media sono partiti da qualche giorno gli incontri con alcuni avvocati e psicologi che stanno spiegando agli studenti quali sono le conseguenze, da un punto di vista legale (civile e penale) e psicologico dell’incitamento all’odio, del bullismo, del cyber-bullismo e della violenza sul web. Il percorso formativo dedicato alla lotta del linguaggio d’odio prevedrà anche dei laboratori curati dalla scuola di cinema “ Anna Magnani”, che faranno conoscere ai ragazzi, non solo il linguaggio del cinema e dei ruoli in un set, ma che li vedranno diretti protagonisti di un cortometraggio che sarà poi presentato al pubblico. Infine, i ragazzi incontreranno una giovane testimone vittima di bullismo che condividerà con gli studenti la sua esperienza.
Alla scuola primaria, invece, sarà promosso un laboratorio emozionale con incontri formativi con gli psicologi della Pamat e la realizzazione di elaborati artistici a tema, che saranno esposti nella galleria del teatro della sala “C. Banti”.«Già da diversi anni il Comune di Montemurlo è impegnato nella lotta al bullismo in rete e nella scuola e lo fa attraverso incontri di sensibilizzazione e conoscenza.- concludono Palanghi e Baiano – Un percorso che continua anche quest’anno con un importante spazio di riflessione su temi sempre più attuali soprattutto dopo l’isolamento imposto dalla pandemia che ha spinto i ragazzi a stare sempre più in rete e sui social».