Un patto per rafforzare la legalità tra Prefettura e Comune di Prato

Domani, 5 ottobre, presso la sede della Prefettura, il Prefetto, Adriana Cogode, ed il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, firmeranno il “Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici e nell’attività urbanistica ed edilizia”.

Con la sottoscrizione di tale intesa, le parti hanno convenuto sull’opportunità di innalzare il livello di collaborazione e cooperazione, promuovendo azioni prioritariamente finalizzate alla prevenzione di possibili infiltrazioni criminali e mafiose nell’economia, con particolare riguardo ai settori degli appalti e contratti pubblici, dell’urbanistica e dell’edilizia, anche privata.

Considerato che, in particolari periodi di congiuntura economica negativa o in occasione dell’assegnazione alle amministrazioni pubbliche di poderosi finanziamenti per la realizzazione di opere strategiche, come nel caso del PNRR, possono accendersi gli interessi della criminalità organizzata, Prefettura e Comune hanno ritenuto opportuno prestare una maggiore attenzione al fenomeno e mettere in campo interventi preventivi preordinati ad impedire eventuali controindicate infiltrazioni nell’economia legale. Il Protocollo infatti è uno strumento pattizio che ha lo scopo di intensificare i controlli antimafia svolti dalla Prefettura in favore delle stazioni appaltanti nei confronti delle imprese che operano nel settore dei pubblici appalti, forniture o servizi e che utilizzano finanziamenti pubblici rispetto ai quali occorre, nell’interesse del cittadino, assicurare massima protezione e garanzia della legalità.

A tale scopo, l’intesa sottoscritta implica che i controlli antimafia vengano fatti anche per gli appalti pubblici, il cui valore sia inferiore a quello stabilito dal legislatore per le cautele antimafia, estendendo così la platea degli imprenditori da controllare. Più in particolare saranno assoggettati al controllo gli appalti di lavori pubblici, il cui valore superi 500.000 euro (la soglia prevista dalla legge è pari a euro 5.093.124,72), i contratti relativi alla fornitura di beni e servizi, il cui valore superi 100.000 euro (la soglia prevista dalla legge è paria euro 203.725,00) ed, infine, i subappalti e subcontratti, il cui valore superi i 100.000 euro (la soglia prevista dalla legge è pari a euro 154.937,00).

Giova sottolineare che l’iniziativa è rivolta a garantire la libera concorrenza ed assicurare la piena attuazione degli interventi sul territorio nella cornice della sicurezza. Le attività di verifica e contrasto saranno svolte con il supporto del Gruppo Interforze Antimafia, coordinato dalla Prefettura e composto dai rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Direzione Investigativa Antimafia. Si dà atto, infine, che nel corso dell’ultimo anno sono state adottate otto interdittive antimafia nei confronti di imprese ricadenti nella provincia di Prato e, tra queste, due operanti nel settore edile, cinque nel settore commerciale ed una in quello manifatturiero.