Alberi monumentali, il Comune cura la loro salute
Il Comune ha ricevuto un finanziamento regionale per la gestione e la conservazione di questi “giganti verdi”. Programmati interventi fitosanitari e di alleggerimento delle chiome
Montemurlo è il primo Comune in Toscana per numero di alberi monumentali censiti, con ben 21 esemplari arborei. Ora arriva anche un finanziamento regionale di 10mila euro per la loro conservazione e gestione, che l’amministrazione comunale ha inserito, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, come variazione nel piano delle opere pubbliche 2022-2024. Gli interventi, che saranno eseguiti direttamente dal Comune tramite aziende specializzate, riguarderanno in particolare cinque alberi che necessitano di un’attenta manutenzione per preservarne la loro bellezza e longevità.
Gli alberi interessati dagli interventi conservativi sono il platano, che si trova nel parco di Villa Giamari e quindi di proprietà del Comune, e altri quattro maestosi esemplari che si trovano, invece, su proprietà private: il gelso bianco (morus alba) e l’acero campestre (acer campestre) a Cicignano, il platano (platanus acerifolia wild) – inserito all’interno di un doppio filare di alberi – e la quercia (quercus ilex) che nel parco della fattoria di Javello. Gli interventi consisteranno principalmente in alleggerimenti della chioma, nel taglio delle ramificazioni secche, nella medicazione delle carie (cioè delle necrosi o delle patologie vegetali che causano la graduale e progressiva degradazione dei tessuti legnosi) per ridurre i rischi di conservazione della pianta ed evitare così pericolosi cedimenti sulle strade vicine. Per ogni albero il Comune di Montemurlo ha redatto una sorta di “cartella clinica”, dove sono indicati lo stato di salute della pianta e gli interventi da effettuare.
«Gli alberi monumentali sono un prezioso patrimonio verde che appartiene a tutta la comunità e che riteniamo importante far conoscere, ma anche curare e difendere per tramandare la bellezza di questi giganti alle future generazioni. – spiega l’assessore all’ambiente, Alberto Vignoli – Gli interventi che andremo a fare sono solo i primi di una serie di lavori che abbiamo già individuato e che programmeremo anche in futuro».
Per promuovere la conoscenza degli alberi monumentali, il Comune di Montemurlo proprio recentemente ha installato vicino ad ogni albero monumentale un cartello dove sono illustrate le principali caratteristiche botaniche della pianta, l’età stimata, l’altezza e altre curiosità legate alla storia dell’albero. Il cartello è accessibile anche dalle persone non vedenti. Una scritta in Braille guida la persona ad un link collegato ad un file audio che consente di ascoltare la storia di ciascun albero. Gli alberi si trovano su tutto il territorio, dalla pianura fino alle zone montuose come Cicignano e Javello, e, in futuro, potrebbero rappresentare le mete di sentieri a loro dedicati. Ogni albero, infatti, può “raccontare” una storia, come i “faggi di Javello” che nel febbraio del 1944 furono il teatro della lotta di resistenza e di liberazione dal nazifascismo delle brigate partigiane Orlando Storai e Bogardo Buricchi. Tra le altre particolarità da rilevare, c’è la presenza, tra i 21 giganti verdi di Montemurlo, di una sughera. Nonostante il clima sfavorevole, questa pianta è riuscita a trovare un “micro-habitat” ideale dove crescere.