SCOPPIANO NUOVI CASI DI MININGITE C A PRATO
Allarme a Prato. Un’operatrice sanitaria di Carmignano da sabato scorso è ricoverata nel reparto di malattie infettive all’ospedale Santo Stefano di Prato dopo aver contratto la meningite di tipo C e questa mattina, 20 ottobre 2016, è stata diagnosticata un’infezione da meningococco C al pronto soccorso dell’ospedale di Prato a un giovane di 23 anni.
La donna, pur essendosi sottoposta alla vaccinazione, non ha evitato di contrarre il virus della meningite C. Lo ha confermato l’ASL in un comunicato stampa, ma ciononostante, l’Azienda Sanitaria Locale, continua a sostenere l’importanza delle vaccinazioni come mezzo efficiente per la prevenzione.
Sul tema delle vaccinazioni, come accade in tutte le cose, ci sono camici bianchi contrari, che sconsigliano di sottoporsi, ma dopo che la FNOMCeO ( Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) ha varato un documento in cui si afferma che i medici che sconsigliano i vaccini vanno incontro a misure disciplinari fino alla radiazione, proprio oggi sono state raggiunte due misure disciplinari nei confronti di due professionisti contrari alle vaccinazioni : uno a Firenze e l’altro a Treviso. Ed è in corso una terza misura disciplinare nei confronti di un medico veneziano.
Nei riguardi della donna, invece, possiamo dire che le sue condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni, tuttavia è stato lanciato un appello per la profilassi a chi sabato 9 luglio si trovava all’agriturismo Podere la Villa di Castelnuovo.
Il giovane 23enne che questa mattina è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano per un’infezione da meningococco C, risulta essersi pure lui sottoposto a vaccinazione nel dicembre del 2015. Tuttavia, i vaccini non offrono una protezione assoluta nei riguardi della patologia in oggetto, come spiga il dottor Giorgio Garofalo – responsabile dell’Unità Funzionale di Igiene pubblica e Nutrizione di Firenze -; ma tiene a specificare che comunque offre una protezione, anche se in maniera limitata. E visto l’avvicinarsi della stagione fredda, consiglia, a chi ancora non lo ha fatto, di sottoporsi alla vaccinazione quale unico strumento efficace nei confronti della meningite.