San Patrignano torna a fare incontri di prevenzione in presenza a Rimini
Con “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”, San Patrignano riporta a Rimini la prevenzione dalle dipendenze
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Giovedì mattina al teatro degli Atti, 250 studenti dell’Alberti
assisteranno al documentario e si confronteranno in un dibattito
San Patrignano torna a fare prevenzione in presenza a Rimini con il suo documentario “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”. Giovedì 19 gennaio dalle 8.30 alle 12, 250 studenti circa dell’IPSIA “L. Battista Alberti” di Rimini si ritroveranno al teatro degli Atti per scoprire le storie di Carolina, Melita e Federico, ragazzi che nel documentario realizzato grazie a OTB Foundation, raccontano la loro storia, i loro errori, la fatica di rialzarsi e la gioia per una vita ritrovata. I tre giovani sullo schermo hanno come compagno di viaggio l’attore e regista Francesco Apolloni, che mette a disposizione la sua esperienza personale e fa da collante fra i loro racconti.
Se ad aprire la mattinata sarà il vice-sindaco di Rimini, Chiara Bellini, al termine della proiezione si terrà un dibattito con i ragazzi in platea condotto dalla giornalista Angela Iantosca. L’incontro rientra nella grande campagna WeCare 4.0 per la prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze finanziata dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri per contrastare la crescente diffusione di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti in età sempre più precoce. Un progetto che in due anni raggiungerà in totale 20mila studenti di scuole medie e superiori che si fonda sulla peer-to-peer-education per entrare maggiormente in sintonia con i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, aprendo un canale emotivo attraverso le testimonianze di loro pari che hanno compiuto il percorso di recupero in comunità e che li condurranno a riflettere sui rischi legati al consumo di droghe e sulle cause e sulle conseguenze della tossicodipendenza, aiutandoli a formulare un pensiero informato e critico su questi temi, libero da pregiudizi e condizionamenti.
“Siamo ben contenti di tornare a incontrare direttamente i ragazzi nel nostro territorio – spiega Silvia Mengoli, fra le responsabili del progetto di prevenzione – Ci auguriamo possa essere per loro un momento stimolante, anche perché ben sappiamo quanto sentano la necessità e l’urgenza di confrontarsi su argomenti così vicini a loro”.