Riuso e riciclo fanno squadra per il futuro del tessile Corertex e Astri firmano protocollo d’intesa: “Diamo forza al distretto pratese”
Verrà costituito un tavolo di coordinamento per dare un’unica voce al settore. Gli obiettivi: promuovere la ricerca, ridurre gli sprechi e incidere sulle normative italiane ed europee
Un protocollo d’intesa per promuovere le strategie di riuso e di riciclo nel tessile, per affrontare in maniera congiunta le sfide future del settore, e per organizzare un lavoro condiviso di indirizzo a livello normativo su scala locale, nazionale ed europea. È quanto siglato da Astri, associazione tessile riciclato italiana, e dal Corertex, il consorzio per il riuso e il riciclo tessile. A firmare il documento sono stati i due presidenti, Fabrizio Tesi e Raffaello De Salvo. L’idea di fondo è quella di dare forza e voce al distretto attraverso l’attività congiunta di due realtà che ormai hanno raggiunto una connotazione nazionale nel mondo del tessile. Come scritto nell’accordo si vogliono “sviluppare progetti finalizzati alla riduzione degli sprechi nella produzione di rifiuti tessili, favorendo il loro recupero e riutilizzo”. E poi si vuole promuovere “l’adozione di normative regolamentari e autorizzative volte al recupero, riciclo e riuso degli scarti della produzione tessile e dei cicli di post consumo”.
La prima azione concreta derivante dalla firma del protocollo d’intesa è la costituzione di un tavolo di coordinamento, formato da rappresentanti di entrambe le realtà, che si riunirà a cadenza periodica. Qui si pianificheranno le azioni congiunte, si verificheranno i risultati ottenuti, e ci si avvarrà anche delle competenze di professionisti per lo sviluppo dei singoli soggetti. “Ogni volta che si presenteranno temi da affrontare lo faremo in maniera condivisa – spiega Fabrizio Tesi, presidente di Astri -. I primi impianti e le aziende che si dedicano al riciclo hanno interessi in comune, e la condivisione di difficoltà e opportunità può rappresentare solo un valore aggiunto per il distretto. Nei prossimi mesi ci attenderanno sfide come la responsabilità estesa del produttore e l’hub del riciclo tessile che cambieranno notevolmente le dinamiche finora vissute. Le scelte fanno la differenza, e per questo l’unione dell’esperienza di un’associazione come Astri e la forza di un consorzio operativo come Corertex può portare solo a buoni risultati”.
A proposito di attività, nel protocollo d’intesa si cita la volontà di elaborare proposte e azioni strategiche verso istituzioni e portatori di interessi. Poi promuovere la ricerca scientifica per dare una risposta efficace alle problematiche legate all’aspetto eco-tossicologico del prodotto riciclato. E ancora sostenere eventi promozionali per diffondere i valori ecologici delle produzioni tessili riciclate e del riuso del distretto pratese. “Le sfide che il distretto ha davanti a sé possono rappresentare una grande opportunità se saremo uniti e se le decisioni andranno nella direzione giusta – aggiunge il presidente del Corertex, Raffaello De Salvo -. L’obiettivo è quello di tutelare le aziende rimaste nel distretto e provare a migliorare la situazione complessiva”. De Salvo fa anche alcuni esempi di battaglie comuni da affrontare. “Riuso e riciclo sono anelli della stessa catena, e devono stare al fianco nei tavoli decisionali con i medesimi interessi – conclude -. Uno degli obiettivi è quello di evitare di fare finire in discarica gli indumenti usati, perché rappresenta uno spreco di materia prima seconda e un danno ambientale. E poi c’è il tema di non pagare di nuovo l’iva al 22% quando reimmettiamo nel mercato un capo usato, visto che non c’è stata alcuna trasformazione industriale e considerato che l’iva per quel capo è già stata pagata”.
Infine i numeri. Corertex è nato nel 2022 e conta su 25 aziende che si occupano di riuso e riciclo tessile. Si tratta di un consorzio operativo che per la prima volta nella storia del distretto ha messo assieme le aziende del riuso per affrontare tutte assieme le sfide del settore. Astri invece è nata nell’agosto 2017 con la volontà di informare le nuove generazioni su quelle che sono le attività del tessile riciclato e sulle opportunità che ci possono essere nel settore. Oggi conta 204 associazioni, per lo più di Prato, ma anche aziende del centro e nord Italia.