LA SPALLATA A SPALLETTI. LA JUVE A + 7 DALLA ROMA
Il big match di Serie A fra Juventus e Roma vede i bianconeri allontanarsi di 7 punti dall’inseguitrice più accreditata al titolo. La squadra di Allegri è scesa in campo subito aggressiva, contro una Roma più timida e più timorosa, e il modulo “4-3-1-2” di Allegri ha prevalso sul “4-2-3-1” di Spalletti, aggiudicandosi il titolo di campione d’inverno con 2 giornate di anticipo e sigillando il 25esimo successo consecutivo in casa bianconera.
La squadra di Allegri è partita subito forte. È scesa in campo per vincere. La dimostrazione l’ha data l’argentino Gonzalo Higuain che, a 7 giorni esatti dal suo compleanno, ha spedito la palla in rete alle spalle del polacco Wojciech Szczęsny, quando ancora non arano trascorsi 15 minuti di gioco. Gol partita che ha accreditato i tre punti alla squadra di casa.
L’anticipo di sabato, 17 dicembre 2016, delle ore 20,45, allo Stadium di Torino, ha trovato i padroni di casa aggressivi fin da subito contro la squadra ospite, come se fosse lei l’inseguitrice e avesse bisogno di far punti per accorciare le distanze.
Nella 17esima partita d’andata del campionato di seria A, l’allenatore bianconero ha dato un alto segno di maturità sul piano del gioco, ha impostato i suoi 11 gladiatori per vincere. Massimiliano Allegri è uscito dalle tematiche classiche del gioco all’italiana, dove la squadra in testa tende a chiudersi come un riccio per non concedere spazi all’inseguitrice, accontentandosi anche del solo pareggio. La Juventus no, la Juventus si è subito gettata in avanti con il rischio di cedere campo ai giallorossi.
La ferocia bianconera, dal punto di vista calcistico, parte subito da un affondo di Mandzukic a seguito di una rimessa con le mani sulla fascia destra, cross al centro sui piedi di Higuain che calcia al volo fra le braccia del portiere polacco. Passano pochi minuti quando l’inarrestabile numero 9 argentino della Juventus va a recuperare di forza un pallone dai piedi di De Rossi, poi supera altri 2 uomini e dal limite dell’area fionda di sinistro verso la porta un missile, realizzando un fantastico gol alla Messi, dove l’impeccabile Szczęsny non può fare niente su un pallone diretto al primo palo che lo tocca all’interno prima di finire in rete.
La Roma si fa poi sentire con un affondo sulla fascia sinistra. Sulla sponda di Dzeko, Nainggolan si trova ad avere il pallone fra i piedi, che lo controlla con maestria in mezzo a due avversari, poi prova il tiro ma la conclusione finisce sulla rete esterna della porta difesa da Buffon.
Siamo sempre sul primo tempo, quando dagli sviluppi di un corner sulla fascia destra del campo, quella dove la Roma pecca di più, Higuain si rende di nuovo pericoloso con un tiro al volo da un pallone sbucato dal mucchio di giocatori in area di rigore a pochi metri dalla porta, ma che si vede parare dall’ottimo portiere giallorosso Szczęsny. In ogni caso la posizione dell’attaccante juventino per l’arbitro era di offside e pertanto il gol non sarebbe stato convalidato lo stesso.
Ecco così la Roma a farsi coraggio e reagire quando Perotti calcia un corner in area avversaria e Manolas si trova il pallone sul destro, ma il suo tiro s’infrange contro la muraglia bianconera al limite dell’area piccola.
Nel secondo tempo è di nuovo la squadra di casa a farsi pericolosa, quando Chiellini – rimasto in attacco – si vede arrivare un lungo pallone che controlla e poi passa indietro a Higuain, che allunga su Mandzukic, che a sua volta concede la palla all’indietro a Sturaro, che tutto solo si vede parare il tiro dallo strepitoso intervento di Szczęsny in ottima forma.
La Roma si fa poi avanti con un debole tiro di Perotti, in piena area di rigore avversaria, su passaggio di Salah che vince un contrasto ma che Buffon para.
La Rama è cresciuta sul finale del match anche con un colpo di testa di Manolas uscito a lato dalla porta di Buffon da un pallone filtrante nell’area piccola a seguito di un calcio di punizione.
Un risultato giusto, ma Spalletti a Sky conferma che «la Juve ci è arrivata con un po’ più di quadratura di squadra». Non ammette che il gioco della sua squadra è iniziato dal 70esimo in poi come gli ha chiesto il cronista, lui ha affermato di non avere fatto la partita nel primo quarto d’ora di gioco, e di averla fatta anche ben nei restanti 75 minuti. Sembra che sia stata la fortuna ad avergli voltato le spalle.
La vittoria della Juventus per adesso torna a sancire il margine di lunghezza sulla Capitolina che la squadra di Allegri aveva perso allo stadio Luigi Ferraris il 27 novembre scorso, dopo il deludente ko contro il Genoa finito 3 a 1 per i liguri. Altresì, è stato propizio per i bianconeri anche il pareggio del Milan a San Siro contro la bergamasca Atalanta. Ma l’allenatore giallorosso giustamente non demorde, sempre a Sky ha detto che il campionato sarà chiuso solo quando sarà la matematica a stabilirlo, perché fino ad allora ci saranno tutte le possibilità per poterlo vincere.
Pure l’allenatore toscano della Juve la pensa come il collega romanista: «Non si parli di fuga, il campionato è lungo», ha detto. Così entrambi gli allenatori concordano che ancora ci sarà tutto da giocarsi per vincere questo campionato e perciò le sfide saranno sempre più avvincenti.