Scala Napoletana IX Edizione
” Trasformazione ed evoluzione dell’ elemento letterario
nella canzone scritta a Napoli dal periodo classico al periodo liquido”.
Giovedì 2 Marzo alle ore 18.00, presso Università delle 3 età di Nocera Inferiore (Sa) all’ interno del Convento Sant’ Antonio, si apriranno i lavori della nona edizione del progetto “ Scala napoletana” anche quest’ anno coordinato da Ass.Cultura Viva.
Scala napoletana, da nove anni rappresenta un appuntamento di divulgazione, sulla importanza storica e culturale, e sulle radici alla base del patrimonio musicale e letterario, sviluppatosi a Napoli dal Medio Evo ai nostri giorni.
Il progetto ha voluto raccogliere l’allarme lanciato dall’Unesco, che ha inserito la lingua napoletana nell’atlante mondiale delle lingue in pericolo.
Al centro degli incontri e dei convegni sin ora realizzati, c’è stato l’obiettivo di ricostruire le stratificazioni storiche che hanno portato Napoli ad essere una delle capitali musicali riconosciute a livello mondiale, distinguendo la città del golfo, per essere una delle poche al mondo ad avere un patrimonio autoctono riconoscibile e internazionalmente ammirato.
Anche nel corso di questa edizione sarà indagato il ruolo e l’importanza della Scala minore armonica di II° Bemolle, internazionalmente riconosciuta come “Scala napoletana”, sulle sue implicazioni culturali, sulle sue influenze in campo artistico letterario e poetico.
Il progetto, nel corso di tutte le edizioni, già ospitato da Sala Ferrari di Napoli, Università delle TRE età e dalle Scuole Pie di Fuorigrota, si è posto come obiettivo quello di scoprire il patrimonio culturale e artistico della Canzone Napoletana, la sua vivacità, la capacità di narrare e puntualizzare gli avvenimenti storici e contemporaneamente quello di valorizzare un patrimonio linguistico e letterario, minacciato di essere dimenticato dalle nuove generazioni.
L’incontro, che rappresenta il segmento iniziale del lavoro di ricerca e di studio, avverrà presso la sede dell’ Università delle 3 età di Nocera Inferiore.
Parteciperanno l’autore e conduttore radiofonico e televisivo Rai Gino Aveta, il produttore discografico Claudio Poggi, il chitarrista Francesco Ponzo, il cantante Raffaello Converso, il contrabbassista Roberto Giangrande, il regista e autore Lino Volpe, e la ricercatrice Daniela Menafro della Soprintendenza Archivistica per la Campania.
L’incontro inaugura una stagione di lavori, che terminerà a dicembre 2023, con il convegno finale del progetto.
Nel corso dell’ incontro, verrà proiettato il documentario “Una storia della canzone a Napoli da Federico II alla Seconda guerra mondiale”, nel quale è stato affrontato un percorso che restituisce lo scenario musicale napoletano dal Medioevo alla stagione d’oro della canzone napoletana, che ha visto operare in città autori come Salvatore di Giacomo, Ernesto Murolo, Libero Bovio, E.A.Mario.
Il documentario, scritto e diretto da Lino Volpe, analizza il contributo offerto da figure fondamentali per lo sviluppo della forma canzone, come quello dell’editore, ricercatore e compositore francese Guglielmo Cottrau; racconta inoltre gli elementi di congiunzione tra musica colta e musica popolare, e ospita apporti musicali e interventi raccolti nel corso di un lungo lavoro, tra i quali è giusto ricordare quelli di Carlo Morelli, direttore del Coro giovanile del Teatro San Carlo di Napoli, Giulio Raimondi, già Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli, del sociologo Raffaele Savonardo dell’Università Federico II, di Antonio Sciotti e Luigi Ottaiano del Conservatorio di Benevento, dei giornalisti Giovanni Occhiello della Rai e Pietro Gargano de Il Mattino, oltre a quelli dei musicisti, Maurizio Pica, Massimo Volpe e Marco Zurzolo.
Nel corso dell’ incontro saranno ripercorse cronologicamente le tappe e le trasformazioni sul piano morfologico, semiologico, grammaticale e musicale, della canzone scritta a Napoli a partire dal XVIII secolo, passando per il Secondo conflitto bellico e arrivando ai mutamenti dei tempi odierni.
Verranno in particolare approfonditi i temi inerenti la trasformazione letteraria della canzone scritta a Napoli, con particolare riferimento alla figura e all’ opera di Pino Daniele.