Stereotipi di genere nell’arte. Il marzo delle donne propone un viaggio nel tempo alla scoperta delle “Donne per l’arte”
L’appuntamento è per giovedì 23 marzo ore 21,15 al teatro della Sala Banti con un incontro a cura di Alessia Cecconi, direttrice della Fondazione Cdse
Il marzo delle donne, il cartellone di eventi, promossi dall’assessorato e dalla Commissione pari opportunità, per riflettere sull’universo femminile, continua giovedì 23 marzo ore 21,15 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà- Montemurlo) con “Donne per l’arte”. L’incontro è un viaggio nel mondo dell’arte del Novecento dedicato alle straordinarie figure di donne che hanno segnato la storia dell’arte in qualità di mecenate, artiste, critiche d’arte. La lezione, tenuta da Alessia Cecconi storica dell’arte e direttrice della Fondazione CDSE, cercherà di decostruire i vari stereotipi che si sono succeduti nel corso del secolo sul rapporto tra la donna e l’arte, come la concezione per cui la donna è soprattutto musa (e quindi oggetto), che esiste un’arte femminile e una maschile, insistendo più sugli aspetti biografici che sullo stile dell’artista (come nel caso di Frida Kahlo). «Il mondo dell’arte è popolato da pittrici di altissimo livello che nella maggior parte dei casi non hanno avuto il giusto riconoscimento in quanto etichettate come “mogli di” o “sorelle di” un artista di sesso maschile, come Leonre Krasner Pollock o Sonia Terk Delaunay, o Adriana Pincherle (sorella di Moravia)», spiega Alessia Cecconi. Anche in Italia vi sono state artiste eccezionali riscoperte solo da pochi anni, come Paola Levi Montalcini, sorella gemella della Premio Nobel Rita, o Topazia Alliata, madre di Dacia Maraini, pittrice e gallerista. Ampio spazio sarà inoltre dedicato anche a figure come Gertrude Stein e Peggy Guggenheim che hanno rivoluzionato il mondo dell’arte attraverso le loro intuizioni e mecenatismo, risultando di fatto le promotrici dei più importanti movimenti artistici del secolo scorso.
«Il tema degli stereotipi di genere dell’arte è ancora poco conosciuto e indagato – conclude la presidente della Commissione pari opportunità, Amanda Ravagli – Vogliamo quindi dedicare al tema una serata per riflettere sull’emancipazione femminile nell’arte attraverso il contributo della storica dell’arte Alessia Cecconi».
La partecipazione alla serata è libera e gratuita.