Spettacolare partita per le prime semifinali al trentaduesimo torneo dei rioni montemurlesi. Rione Bagnolo contro Rione Strada Mulino
Le serate allo stadio Aldo Nelli di Montemurlo si fanno sempre più calde non tanto per le condizioni metereologiche quanto più per il clima che viene respirato in campo. E ieri, giovedì 20 luglio 2023, a doversi affrontare sul tappeto verde sono stati gli agguerriti “Acquileon” in abito giallorosso del Rione Bagnolo e l’aspirante pretendente al titolo, Rione Strada Mulino, in abito acquamarina, (forte del suo bottino pieno). Si trattava della prima semi-finale a l’eliminazione diretta per il trentaduesimo rione montemurlese.
La serata è stata inaugurata da un nuovo divertente modo di fare calcio, chiamato “Calcio camminato“. Si tratta di una disciplina sportiva nata in Inghilterra nel 2011 e sbarcata in Italia da pochissimo tempo. È un tipo di calcio che si svolge in uno spazio assai più ridotto rispetto alle dimensioni che occupa un regolare campo sportivo, ed è una scienza del football in cui è vietato correre e sollevare la palle al di sopra della cintura e dove non possiamo intervenire sul pallone con irruenza. Ciò consente di prendere parte al gioco anche a persone over 60. In più la dinamica prevede anche che uomini e donne possano giocare assieme in campo. Ed è proprio così che ieri sera hanno fatto le formazioni del Rione Strada Mulino e Rione Bagnolo; dove quest’ultimo si è imposto per 4 a 2 sui suoi avversari. A dirigere il gioco da bordo campo vi era una donna in maglia bianca e pantaloncini blu.
Negli spalti la tifoseria color smeraldo occupava il settore ospiti, mentre quella giallorossa la parte più ampia. È stato registrato il Record di biglietti strappati al botteghino, seicento pari. Al termine del calcio camminato, ecco esplodere in aria fuochi d’artificio in attesa dell’entrata in campo delle due squadre. Le formazioni si dispongono in campo concentrate e con l’adrenalina dentro. Il momento è cruento. È indispensabile che nessuno si risparmi, è necessario vincere!
Al fischio d’inizio del direttore di gara, il Rione Bagnolo parte subito agguerrito con azioni rapide e concitate. La voglia di strappare la vittoria a chi si trova a punteggio pieno è stampata sul volto dei ragazzi in campo. L’area del Rione Strada Mulino, in questa fase iniziale di gioco, è tamburellata da continue incursioni giallorosse, che però non riescono a trovare la via del gol. Certamente l’aggressività degli Acquileon ha dovuto fare i conti con una squadra che non è un caso che occupi quella posizione in classifica e difatti, a poco a poco, la squadra è riuscita a riorganizzarsi e a prendere in mano le redini del gioco. Dalla parte del Rione Strada Mulino c’era anche un acceso tifo che lo sosteneva. Goliardiche battute di spirito arrivavano da quel settore lanciate col megafono.
La partita prende energia già dai primi minuti di gioco e diventa vigorosa al punto tale che, intorno al 12esimo minuto, dopo un’azione in area smeralda, un preciso tiro dal limite centra la porta e manda i ragazzi dei due mister, Rossi e Carmagnini, ad esultare dinanzi ai loro tifosi che non aspettavano altro per incendiare torce e fumogeni giallorossi.
Tuttavia il Rione Bagnolo ha dinanzi a sé una squadra ben impostata in campo, che riesce a rubare palla e fare azioni d’attacco; e se non fosse stato per un’eccellente intervento dell’estremo difensore bagnolese e per la fortuna del palo, poco dopo la ripartenza, il risultato sarebbe tornato in perfetta parità. L’allenatore Vespasiano conosce i suoi ragazzi e dà le giuste direttive perché conservino un gioco ben impostato in campo con la grinta di andare avanti a testa alta. L’attenzione dei calciatori giallorossi, però, non demorde, fa sì che venissero chiusi tutti gli spazi.
Le squadre raggiungono così lo spogliatoio a seguito del duplice fischio dell’arbitro sul risultato di Uno a Zero a favore del Rione Bagnolo. Nei quindici minuti di riposo, i mister danno nuove direttive alla propria squadra e in questo modo si torna in campo per affrontare i secondi 45 minuti di gioco regolamentari. Il Rione Bagnolo oltrepassa il cancello e si porta all’altezza della metà campo con la molla ricaricata al massimo, al punto di proporsi immediatamente in avanti, subito dopo il calcio d’inizio, e reclamare la massima punizione non concessa dal direttore di gara per una presunta trattenuta in area avversaria, seguita da una spinta. Episodi non dissimili, per entrambe le formazioni, ne sono avvenuti ancora nell’arco di tutto il secondo tempo, lungo il rettangolo di gioco. Il Rione Strada Mulino si è trovato a dover contestare due rigori non concessi.
Tuttavia, se anche il secondo tempo è ripartito con l’impeto giallorosso, il Rione Strada Mulino via via è cresciuto sino ad arrivare a chiudere i ragazzi del Bagnolo nella propria metà campo, forzandoli ai lanci lunghi. I lati del campo erano a favore dei velocisti in maglia verde, ma anche le ribattute del rione Bagnolo talvolta si trasformavano in palloni insidiosi. Intorno al 57esimo sono ancora i guantoni del Rione Bagnolo a impedire il pareggio per i ragazzi di Vespasiano a seguito di un colpo di testa. E continua ad essere la maglietta bagnolese con inciso dietro il numero Uno a dire “No” alle continue incursioni del Rione Strada Mulino, divenuto padrone del campo.
Allo scoccar dell’83esimo minuto sulla lancetta della partita, il Rione Bagnolo si trova a dover fare i conti con il boia. Dinanzi a un tiro dal limite dell’area la prontezza dell’estremo difensore questa volta non riesce a fare miracoli. Il tiro va a segno e le squadre si riportano in parità. Come è scontato che accada, il tifo del Rione Strada Mulino esplode; ma a questo giro, alla ripartenza della partita, persino quello del Rione Bagnolo torna a farsi sentire.
Il 90esimo minuto arriva con il risultato invariato. A questo giro, per le semifinali, in caso di parità si va ai supplementari. Un break di 10 minuti circa, due parole con i propri mister e si riparte. Le squadre sono di nuovo allineate in campo. Il match riparte e riparte anche la grinta da parte di tutti e ventidue gli atleti. Nessuno si arrende. Si creano azioni e si va in porta. Le lunghe pallonate arriviamo alla meta avversaria. Nessuno realizza il gol. Il regolamento prevede i rigori. Sul dischetto si porta per primo il Rione Strada Mulino che realizza il primo gol. A tirare dagli undici metri tocca al Rione Bagnolo. Fischia l’arbitro, il giocatore parte facendo finte con il corpo in movimento, calcia la palla ma la caparbietà dell’estremo difensore del Rione Strada Mulino, con il numero 25 dietro la schiena, arriva a neutralizzare il pallone e a non farlo entrare in porta con una bellissima impresa . Uno a Zero per il Rione Strada Mulino. I successivi tre calci piazzati dal dischetto vanno tutti a segno; il sesto tiro è del Rione Bagnolo. Anche in questa occasione il numero 25 riesce a intuire la traiettoria della palla e a barricarla. Ci stiamo trovando al settimo tiro dal dischetto, e questa volta sono i verdi che devono andare a calciare. In caso che la palla raggiungesse la rete, la ruota della fortuna smetterebbe di girare in anticipo, altrimenti continuerebbe come da regolamento.
Il giocatore si piazza davanti alla palla e guarda il portiere che non distoglie lo sguardo da lui intanto che compie movimenti con le gambe e con il corpo allo scopo d’innervosirlo. Attimi lunghi quelli che attendono il fischio del direttore di gara. Scintille fra gli sguardi dei due sfidanti posti di fronte l’uno all’altro. Parte il fischio dell’arbitro, che s’ingabbia nelle orecchie dei due contendenti come fosse il suono di una sirena d’allarme. Si muove il giocatore verso la palla, il portiere fa la finta di dove buttarsi, il calciatore schiocca il tiro che finisce dritto in rete. La sfida della prima semifinale è terminata, il Rione Strada Mulino va dritto in finale.
Un segno molto bello e sportivo è quello che gli allenatori del Rione Bagnolo hanno fatto con i loro ragazzi quando li hanno abbracciati e si sono congratulati con loro nonostante che la ruota della fortuna questa volta non abbia girato dalla loro parte.
Le foto sono un omaggio di
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