GLI OSCAR PER LE GAFFE
di Roberto Fiordi
Se è stata una gaffe clamorosa l’annuncio di assegnazione del Premio Oscar 2017 a “La La Land” come miglior film dell’anno, quando invece il premio spettava, ed è toccato, al film “Moonlight” di Barry Jenkins, non tanto diversa è la gaffe che avrebbe fatto Alessandro Bertolazzi, Premio Oscar per il miglior trucco, dichiarando in conclusione del suo discorso: «Io sono italiano, questo Oscar è per tutti gli immigrati».
Certamente che la dichiarazione rilasciata dal truccatore è conforme con il tema del film premiato, ma non lo è con la situazione che il nostro Paese sta vivendo.
Non c’è dubbio che l’Italia si trovi a vivere una situazione di sofferenza per l’esagerato numero di migranti che quotidianamente approdano alle nostre coste, senza che l’Europa faccia qualcosa. È scontato che le persone che riescono a raggiungere le nostre coste, perché purtroppo non sempre ci riescono, sono delle persone disgraziate e che vanno aiutate, però non c’è da scordarsi che di situazioni disagiate ne abbiamo molte anche in casa nostra, persone che hanno oltrepassato la soglia di povertà e fanno molta fatica a trovare assistenza da parte dello Stato.
Nessuno di noi, o forse si tratta di pochi, in fondo in fondo è razzista e odia gli extracomunitari, però da italiano a italiano ritengo che non si possa accettare un asserzione di questo tipo quando in Italia ci sono appunto intere famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. E quando una famiglia italiana si trova ad essere in uno stato di povertà che non ce la fa a sfamare la bocca dei minori, l’assistenza da parte dello Stato molto spesso è quella di togliere il figlio, o i figli, ai genitori per rinchiuderli in appositi istituti.
Certamente non sono problemi che possono riguardare persone che – come riporta IlFattoQuotidiano.it – percepiscono stipendi da 80 mila euro l’anno esentasse, per parlare dei parlamentari.
Ma comunque, per tornare al tema iniziale, quella di Bertolazzi è stata una dichiarazione assolutamente fuori luogo. Riuscire ad aggiudicarsi una statuetta come l’Oscar è un grandissimo onore ed è segno di bravura e di un generoso impegno da parte di chi la riceve e dell’eventuale staff al seguito, e per tanto sarebbe stato più opportuno valorizzare il nostro Paese, i suoi prodotti tipici, le sue industrie; e nel caso in cui avesse voluto fare una dedica dal punto di vista umano, come in un certo senso ha fatto, sarebbe stato più opportuno dichiarare: «Questo Oscar è per tuttie le persone in difficoltà», includendo in questa frase – perché no – anche gli extacomunitari.