Annata olearia a Montemurlo, la produzione ridotta del 60%
Il maltempo dei primi di novembre per fortuna non ha causato troppi danni alle olive, che sono rimaste attaccate ai rami. Le ultime frangiture in questi giorni. Felice Curcetti del frantoio biologico di Rocca fa un bilancio dell’annata tra riduzione della resa e aumento dei costi
Un’annata difficile per l’olio extra-vergine d’oliva delle colline montemurlesi che registra un meno 60 per cento di produzione rispetto al 2023 con rese ballerine che vanno dall’8 fino al 20 per cento. A fare un bilancio dell’annata dell’olio è Felice Curcetti, titolare del frantoio biologico della Rocca di Montemurlo « È stata un’annata anomala con una produzione a macchia di leopardo- spiega Curcetti- Con i miei raccoglitori scherzavamo sul fatto che le olive quest’anno andavano cercate come i funghi: abbiamo avuto zone completamente prive di olive, mentre altre, a soli pochi metri di distanza, con alberi che,magari, da un lato erano carichi di olive e dall’altro completamente senza frutti» Tra i responsabili di questo sensibile calo di produzione c’è l’eccessivo caldo estivo che ha bruciato i fiori sulle piante e le grandinate di giugno che hanno fatto cadere quelli rimasti. La siccità di questa estate caldissima ha fatto soffrire le pianta e le olive sono cadute, anche se a Montemurlo il terreno composto da alberese ha trattenuto un po’ di più d’umidità «A inizio ottobre abbiamo fatto frangiture che rendevano anche il 19%, perché le olive erano andate in stress per l’eccessivo caldo ed hanno maturato molto in anticipo grazie alle alte temperature- continua Curcetti- Poi con la pioggia le olive si sono gonfiate, ma la resa è precipitata». Il maltempo di inizio novembre per fortuna non ha fatto troppi danni alle olive ancora rimaste sulle piante: « Pensavamo di aver perso anche quel poco di produzione che era rimasta, invece, le olive sono rimaste attaccate ai rami “con le unghie e con i denti” ed abbiamo continuato a frangere fino a pochi giorni fa. Proprio non ce l’aspettavamo», racconta ancora Curcetti che, subito dopo l’alluvione, ha bloccato tutta la produzione e per alcuni giorni e si è messo gratuitamente a disposizione con la sua cisterna per svuotare case e cantine dall’acqua. Anche i prezzi quest’anno hanno risentito del forte calo di produzione anche se il frantoio della Rocca ha contenuto gli aumenti, soprattutto verso coloro che fanno scorta di olio. «Il prezzo lo decidiamo ad ottobre con le prime macinate che sono state buone. Abbiamo applicato un aumento di un euro al litro per riprendere le spese ma non fare speculazione, pensavamo che la resa ci aiutasse a recuperare le spese. I raccoglitori, infatti, li paghiamo a quintali di olive raccolte e se da quel quintale ricavo 9 kg di olio o 18 kg il conto è presto fatto». Curcetti ha quindi voluto agevolare le persone che fanno scorta, mantenendo il prezzo a 17 euro al litro per i contenitori da 3 e 5 litri, mentre il prezzo delle bottigliette da mezzo litro può arrivare anche a 20 euro. «L’olio extravergine d’oliva della nostra collina resta di ottima qualità, anche se questa è stata un’annata difficile a causa della siccità che ha provocato una riduzione della produzione – dice l’assessore alla promozione del territorio Giuseppe Forastiero- Il prossimo 3 dicembre la Festa dell’Olio in piazza Castello alla Rocca sarà l’occasione per assaggiare l’olio nuovo e fare scorta ».
Nell’ambito della Festa dell’olio, domenica 3 dicembre, si svolgerà il concorso “Olio di casa nostra”, promosso dal Comune con il Comitato organizzatore della festa dell’Olio, che decreterà l’olio più buono di Montemurlo.Felice Curcetti del Frantoio della Rocca parteciperà anche al concorso “Olio sincero” e l’8 dicembre ore 15.30 sarà possibile partecipare alla degustazione aperta a tutti al Borghetto ( via Bagnolo di sopra, 24-Montemurlo)