Cambio al vertice del Consorzio Spurghisti Associati. L’imprenditore Massimo Durgoni è il nuovo presidente
Succede a Gennaro Palumbo che ha guidato il Csa dal 2018, anno di fondazione del consorzio. “Le priorità? Impianti, rispetto delle normative di settore e ampliamento della collaborazione col sistema di protezione civile”
Massimo Durgoni è il nuovo presidente del Consorzio Spurghisti Associati. A eleggerlo all’unanimità è stata l’assemblea dei soci del consorzio che raggruppa 46 aziende del settore fra Prato, Firenze, Pistoia, Valdelsa e Valdarno. 51 anni, titolare della Durgoni Peppino e Figli, storico imprenditore nel ramo degli spurgo, succede a Gennaro Palumbo che ha guidato il consorzio dal 2018, anno di fondazione del Csa. Durgoni in questi anni è stato il responsabile commerciale del consorzio, gestendo gli accordi per i quantitativi dei conferimenti dei liquami negli impianti toscani. Un’attività fondamentale sia per gli spurgo, garantendo alle imprese del Csa di avere sempre impianti di riferimento dove conferire il materiale proveniente dalle fosse biologiche di privati e pubblico, sia per la cittadinanza evitando ogni genere di disservizio o di stop alla regolare attività degli spurgo.
Durgoni inoltre è stato uno dei grandi protagonisti delle attività di protezione civile che hanno coinvolto il Consorzio Spurghisti Associati. Prima con l’impegno in Emilia Romagna, dove nell’ambito dell’alluvione è stato nominato alla guida del coordinamento degli spurgo su scala nazionale per conto della protezione civile sul territorio di Faenza. E successivamente lo scorso novembre in Toscana, dove in collaborazione con la Regione e con Publiacqua ha coordinato l’attività degli spurgo del Csa e di quelli provenienti da fuori Toscana per la ripulitura da acqua e fango di cantine, garage, appartamenti e aziende alluvionate della provincia di Prato e Firenze.
Un’attività quest’ultima dalla quale è scaturito anche il protocollo d’intesa dello scorso dicembre con Anci Toscana per la gestione delle calamità naturali nell’ambito delle attività di protezione civile regionale. Un patto che ha portato all’attivazione di un numero verde 800.300.301, reperibile h24, sette giorni su sette, che potrà essere utilizzato da ognuno dei Comuni toscani per richiedere l’attivazione del servizio d’emergenza in caso di alluvione, dissesto idrogeologico o ogni altra tipologia di calamità naturale.
“Per prima cosa voglio ringraziare tutte le aziende del consorzio per la fiducia che mi hanno accordato – commenta Durgoni -. Il Csa da oltre cinque anni sta lavorando su scala regionale e nazionale per garantire servizi sempre più efficienti alla cittadinanza, ai privati e al pubblico, nel rispetto delle tematiche ambientali e di tutte le normative di legge. Siamo anche impegnati sul tema degli impianti, per assicurare ai territori e ai cittadini il regolare svolgimento delle attività di spurgo. Senza dimenticare il ruolo italiano che progressivamente stiamo acquisendo sulla gestione delle calamità naturali. Un tema che ci ha toccato da vicino in Toscana e in Emilia Romagna e che ci vede sempre a disposizione delle istituzioni per ogni esigenza di pronto intervento. Gli spurghisti del Csa per i territori ci sono sempre”.
Durgoni si sofferma poi sul tema degli impianti. “In vista della campagna elettorale a Prato e Firenze abbiamo l’obiettivo di organizzare un incontro alla presenza dei vari candidati sindaco per parlare della carenza degli impianti di depurazione nell’area metropolitana, in primis a Firenze – conclude Durgoni -. Nell’incontro chiederemo risposte alla politica e quali sono i loro programmi in materia. Ad ascoltarli ci saranno gli associati al Csa e i rappresentanti delle associazioni degli amministratori di condominio. I cittadini d’altronde ci chiedono certezze nella pulizia delle fosse biologiche e a nostra volta noi chiediamo alla politica di metterci nelle condizioni di potere lavorare senza disagi per privati e pubblico”.