Nuova scuola Pier Cironi, le preoccupazioni di Aci “Ottima notizia ma nessun miglioramento della viabilità in viale della Repubblica”
Il presidente Mazzoni accoglie con favore l’intervento sul polo scolastico ma teme percussioni ancor più pesanti sulla viabilità: “Senza investimenti infrastrutturali ci sarà un ulteriore peggioramento del traffico”
“Accogliamo con favore la posa della prima pietra per la realizzazione del nuovo polo della media e primaria Pier Cironi. Un’opera attesa da cinquant’anni dal territorio e su cui viene effettuato un importante investimento economico da 16 milioni di euro, anche grazie a fondi Pnrr. Spiace però constatare che si continua a potenziare l’offerta scolastica e la dotazione di servizi in viale della Repubblica senza mai pensare a come migliorarne la viabilità”. Il presidente di Aci Prato, Federico Mazzoni non nasconde le proprie preoccupazioni per quelle che potranno essere le conseguenze derivanti dal potenziamento scolastico in via Pier Cironi con la creazione di tre nuclei connessi fra loro: primaria, secondaria e palestra. La scuola infatti potrà ospitare più studenti e la palestra sarà più appetibile per le realtà sportive e associative del territorio. “La costruzione di un nuovo polo tecnologico, innovativo e al passo coi tempi è un’ottima notizia per la città e per le famiglie pratesi – aggiunge Mazzoni -. Non capisco però perché agli investimenti nei servizi al territorio non faccia mai seguito il potenziamento infrastrutturale del sistema viario. Più servizi e più studenti in viale della Repubblica significano più automobili in transito, più persone in cerca di parcheggio e quindi un evidente peggioramento del traffico. Le soluzioni per intervenire sono numerose, come Aci Prato ne abbiamo suggerite tante e più volte in questi anni. Forse sarebbe il caso che adesso vengano prese in considerazione. In fondo ci sono due anni prima della conclusione dell’intervento al polo scolastico e quindi c’è tutto il tempo per riorganizzare di pari passo la viabilità di viale della Repubblica”.