Montemurlo piange la scomparsa dell’ex carabiniere Dante Nesi
Dante aveva 102 anni ed era molto noto e amato a Montemurlo. Sulla sua vita avventurosa aveva anche scritto un libro
Si è spento oggi all’età di 102 anni l’ex carabiniere Dante Nesi, personaggio conosciutissimo e molto amato a Montemurlo. Proprio due anni fa, l’8 marzo 2022, per i cento anni di Nesi arrivarono nella sua residenza in via Barzano il sindaco del Comune di Montemurlo, il comandante provinciale dei carabinieri di Prato, Francesco Zamponi, il comandante della tenenza di Montemurlo, Quintino Preite e il presidente dell’associazione carabinieri in congedo di Montemurlo, Gianluca Messineo. Dante Nesi, infatti, durante la seconda Guerra Mondiale prestò il servizio militare nei carabinieri ed è stato fino alla morte socio onorario dell’associazione carabinieri in congedo. Era il 10 ottobre 1941 quando Dante Nesi, giovane contadino nella zona di Marucello (dove ora sorge la tenenza dei carabinieri di Montemurlo), raggiunse Roma per frequentare la Scuola allievi dei Carabinieri Reali. Da sempre musicista nella Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Montemurlo, durante il periodo militare fu preso come componente della fanfara della Scuola allievi carabinieri, dove suonò il sassofono. Purtroppo, l’allegria della musica della fanfara ben presto lasciò il posto all’orrore della guerra. Dante Nesi, infatti, il 15 luglio del 1942 fu inviato in Albania, con il compito di proteggere le stazioni dei carabinieri assaltate dai ribelli e ricordava:«Non era una guerra, era peggio. Quando meno te lo aspettavi ti assalivano, compivano una strage e si dileguavano». Scene di guerra, di violenza e di morte che Dante non ha mai dimenticato e alle quali qualche anno fa ha dedicato un bel libro di memorie. Nel 2019 Dante e la moglie, scomparsa nel 2021, avevano festeggiato i settant’anni di matrimonio. Dante è stato circondato fino all’ultimo dall’affetto dei figli Marco e Mario. Il sindaco a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità si stringe in segno di cordoglio alla famiglia Nesi e ricorda con affetto Dante. Un uomo che aveva conosciuto gli orrori della guerra e per questo amava la pace. In uno degli ultimi incontri Dante aveva espresso la sua preoccupazione per le nuove guerre alle porte dell’Europa. Un uomo che fino all’ultimo è stato un esempio di forza, speranza e gentilezza. Una persona fino alla fine lucido e partecipe della vita della comunità, come nel settembre scorso all’inaugurazione del nuovo parco urbano di Montemurlo, quando assistette a concerto della “sua” Filarmonica Verdi.