“La memoria del cuore” – la vita di una famiglia di un malato di Alzheimer. Romanzo ispirato ad una storia vera.
L’Alzheimer è una malattia che si riferisce alla perdita di memoria e altre capacità intellettuali tanto grave da compromettere la vita quotidiana non solo del malato ma pure dei familiari o di chi lo assiste, e in questo libro l’autrice narra di suo padre colpito gravemente da questo morbo. Adottando una linea di scrittura fluida e al contempo toccante, l’autrice ricostruisce, mattoncino dopo mattoncino, il travagliato e impetuoso percorso che tutti hanno dovuto intraprendere per far fronte al terrificante mostro di nome Alzheimer, con annesse le sofferente e le immancabili paure.
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Scrive l’Autrice:
In questo libro racconto le difficoltà che si trovano ad affrontare in primis i familiari. Parlo di problemi psicologici, emotivi, solitudine e isolamento, nel quale sprofonda chi ha accanto un malato di Alzheimer. Ad oggi, strutture adeguate a ospitare malati di Alzheimer e personale preparato, sono insufficienti per coprire il fabbisogno; pertanto, i familiari si trovano spesso costretti ad abbandonare il lavoro per dedicarsi completamente alla cura dei propri cari. I caregiver sono persone dimenticate, spesso invisibili e ad alto rischio di sviluppare stati di ansia, depressione, burnout. Il carico assistenziale è enorme.
Un racconto con diversi spunti di riflessione e suggerimenti per familiari che si trovano ad affrontare questo percorso difficile ma anche rivolto a coloro che hanno ancora una scarsa conoscenza della malattia e che credono che l’Alzheimer sia solo una parola impronunciabile legata alla perdita di memoria.
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Autobiografia dell’Autrice:
Mi chiamo Gabriella Pedata e sono l’autrice del libro intitolato “La Memoria Del Cuore” edito da Bookabook, ispirato alla mia storia personale.
Sono qui a chiedervi se avete piacere di pubblicare sul vostro giornale web un articolo sul mio libro.
Sono una figlia di un malato di Alzheimer, che ha usato la scrittura come terapia per esorcizzare la malattia e superare i momenti difficili.
Il morbo di Alzheimer, la forma più diffusa di demenza, colpisce ogni anno nel mondo milioni di persone e ad oggi, non esistono cure preventive, tantomeno bloccanti. L’Alzheimer è una malattia molto subdola, ingannevole perché si insinua lentamente e spesso, nella fase iniziale, viene confusa con una forma di depressione. Per questo motivo, quando parlo di Alzheimer uso appositamente la parola “ospite” con una accezione negativa del termine. Perché entra spesso in punta di piedi, quasi bussando alla porta ma poi ci si accorge della sua presenza narcisistica quando ormai la malattia è conclamata.
Gli interventi terapeutici a disposizione per le demenze sono di tipo farmacologico, psicosociale, ma mentre la ricerca prosegue in funzione di trovare terapie bloccanti o preventive, è necessario intervenire per salvaguardare la salute anche dei caregiver (familiari che assistono i propri cari)