Torrente Stregale, concluso l’inserimento della “calza” nel tratto a nord di via Fratelli Cervi
I lavori dalla prossima settimana continuano verso la via Montalese. Intanto ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha annunciato nuove risorse per gli alluvionati
A Montemurlo è pressoché concluso l’intervento di inserimento della “calza” nel tratto tombato del torrente Stregale nella parte a Nord di via Fratelli Cervi. Dopo l’alluvione del 2 novembre scorso il Comune ha lavorato per rimettere in sicurezza il torrente che passa proprio nel centro di Montemurlo. La calza è una sorta di rinforzo al tubo originario in cemento, che durante l’alluvione ha ceduto in vari punti, provocando l’allagamento di varie zone. Le operazioni vanno avanti da molti mesi e sono state eseguite da una ditta specializzata di Forlì, ingaggiata dal Comune per effettuare l’intervento che richiede particolari competenze. Dopo la pulizia del tratto tombato dai detriti portati a valle dal torrente, nelle settimane scorse è iniziato l’inserimento della calza metallica, un nuovo tubo che consente all’acqua di defluire ma anche per impermeabilizzare e per ridurre la scabrosità attraverso una patina in resina (la scabrezza è una proprietà delle superfici delle condotte, data dal rapporto della rugosità della superficie e del diametro della condotta ndr). Da lunedì 10 giugno l’inserimento della calza nel tratto tombato proseguirà verso sud da via Fratelli Cervi alla via Montalese ed ha un valore complessivo pari a 1 milione di euro..
Sono in corso anche un’altra serie di operazioni nel tratto sotto la pista ciclopedonale verso l’uscita del fosso Stregale nei pressi della località La Querce con i risanamenti e i consolidamenti a carattere strutturale e l’impermeabilizzazione. Alla fine si otterrà un considerevole aumento della portata di acqua del tubo che migliorerà la situazione e la sicurezza di tutta l’area anche rispetto ai livelli pre –alluvione.
Intanto ieri alla Sala Banti il presidente della Regione, Eugenio Giani ha incontrato gli alluvionati di Montemurlo, uno dei territori toscani più colpiti. Giani ha annunciato lo sblocco dei fondi stanziati con il decreto legge, che stanziava 67 milioni di euro per gli alluvionati toscani. Queste nuove risorse consentiranno alla Regione di poter erogare nuovi fondi agli alluvionati: sono previsti fino a 5 mila euro per le famiglie e fino a 20 mila euro per le imprese. I fondi sono cumulabili con il contributo regionale dei 3 mila euro.
Il sindaco di Montemurlo ha ribadito la necessità di ottenere in tempi rapidi da parte dello Stato risorse più importanti di quelle avute fino a oggi per i danni post alluvione. Il sindaco ha poi affermato con forza la necessità che a livello nazionale nasca un piano di mitigazione ambientale che, in una regione così colpita la Toscana, è necessario per cambiare attraverso interventi strutturali la risposta del territorio ad eventi straordinari della portata dell’alluvione del 2 novembre scorso. Il Comune ha ipotizzato interventi di mitigazione ambientale sul proprio territorio per oltre 40 milioni di euro, senza contare le somme urgenze post alluvione già attivate per un valore di 10 milioni di euro. Il sindaco ha auspicato che presto si possa arrivare ad avere un piano nazionale di mitigazione ambientale, affinché i progetti di messa in sicurezza del territorio possano essere cantierabili, esecutivi e pienamente realizzabili.