Lucia Rubedo incanta il Teatro Belloni
Quando si dice “È nata una stella”.
Ed è proprio così: ieri sera, 13 giugno, per la premiere del suo primo album “Canto” al Teatro Belloni di Barlassina (Mb), la soprano Lucia Rubedo, accompagnata al pianoforte da Andrea Napoleoni, ha presentato al pubblico il disco in modalità live, ed ha consacrato sul palco il suo indubbio talento.
Una cornice suggestiva ed unica (il teatro d’opera più piccolo al mondo), per immortalare un importante appuntamento.
Artista eclettica, da non molto decretata “Voce Rivelazione dell’Anno” al Teatro Ghione di Roma, ha eseguito per intero tutti i brani dell’album.
“Canto” contiene un brano inedito, che dà titolo al disco, scritto dal suo produttore, il compositore Fabrizio Campanelli, con testo di Chiara Dubey. A completare, cover di brani entrate nei cuori e nella memoria di tutti, vere e proprie pietre miliari della musica da film. Come “Se” da “Nuovo Cinema Paradiso”, o perle del musical, come “Somewhere” da “West Side Story”. O come “Never
Enough”da “The Greatest Showman”. Non è mancato nemmeno l’universo pop, con il brano “Caruso” di Lucio
Dalla.
Incredibile il timbro di voce e lo stile crossover di questa giovane promessa – oramai certezza.
Un talento italico che viene da lontano, con studi intensi ed assidui.
Lucia è stata adottata all’età di 7 anni, a 9 ha iniziato gli studi musicali e nel 2010 ha iniziato gli studi del canto con il baritono Giuseppe Riva. Nel 2018 si è infine iscritta al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e sotto la guida del soprano Manuela Bisceglie ha conseguito la laurea in canto lirico.
Il concerto di ieri sera al Teatro Belloni è stato un traguardo importante per Lucia Rubedo: il suo primo disco, che racchiude undici brani, esattamente come undici sono gli anni che sono trascorsi da quando è uscita di casa giovanissima.
Nel disco, tranne la canzone originale “Canto” in cui suona la Budapest Symphony Orchestra diretta dal M° Enrico Goldoni, le altre tracce – eseguite una ad una durante la magica serata – sono per voce e pianoforte solo, suonato da Andrea Napoleoni, che ha anche riarrangiato i brani per pianoforte sotto la supervisione del produttore Campanelli.
La realizzazione del progetto “Canto” ha immaginato un genere che unisce gli aspetti più belli del belcanto e del pop senza badare a null’altro che all’espressività e alla comunicazione senza confini.
Applausi.
Foto di Massimiliano Salvioni