Montemurlo, Torneo dei Rioni, una serata ricca di gol
Nella calda sera di martedì 18 giugno 2024, l’Ado Nelli di Montemurlo ospita la seconda partita del Trentatreesimo Torneo dei Rioni, e le squadre a confronto sono Morecci e Popolesco.
Le squadre escono dagli spogliatoi palleggiando tra i piedi la palla giusto per riscaldarsi un po’ e per concedersi poi alle tipiche pose simmetriche di gruppo, fra chi resta in piedi e chi si accovaccia col ginocchio sull’erbetta, dinanzi al cannone della fotocamera. Al richiamo della terna arbitrale le squadre tornano al vestibolo del campo e quindi accedono in fila indiana al tappeto verde.
Al fischio d’inizio nessuna delle formazioni ingrana la marcia per sopraffare l’altra. I giocatori si dispongono larghi in campo e pare che vogliano prima studiare le mosse avversarie. Sono comunque i ragazzi in maglia azzurra del rione Popolesco che cercano di dare uno spunto maggiore al gioco, senza comunque impensierire la porta del rione Morecci che veste in muta rossa.
La gara, però, inizia a dare i suoi connotati al dodicesimo minuto di gioco, quando l’assist di un giocatore azzurro porta la palla in rete. Ma intanto che il Popolesco si trova ancora ad esultare per il gol appena realizzato, per loro arriva una doccia fredda! Sono appena trascorsi due minuti dalla rimessa in gioco da centro campo che un colpo di testa riporta la situazione in equilibrio.
È da questo momento che il gioco assume maggiore dinamicità da entrambe le parti; e al ventiduesimo minuto di gioco un contropiede firmato rione Popolesco, a seguito di una punizione calciata della squadre in maglia rossa, intercettata e poi rilanciata, costringe il portiere del rione Morecci a un prezioso intervento.
Un altro salvataggio in area rossa vi è stato al trentesimo minuto, quando proprio sulla linea di porta la palla ha come rimbalzato su un muro costruito nell’immediatezza, ed è finita in angolo. I pericoli però non sono ancora finiti per i ragazzi del rione Morecci, perché al trentaseiesimo minuto di gioco, sono meritatissimi gli applausi che l’estremo difensore rosso strappa dalle mani del pubblico, dopo un eccellente intervento su calcio piazzato dal limite dell’area che riesce a sventare il gol mandando la palla in angolo.
Finisce così la prima sezione di gioco, con il risultato di parità fra il rione Popolesco e il rione Morecci.
Dal momento che le squadre escono dallo spogliatoio e battono il calcio d’inizio del secondo tempo, il gioco diventa più vivo. Le squadre sono aperte e il gioco si formalizza in lunghi passaggi. I ragazzi del Popolesco però, nel frattempo hanno acquisito più padronanza del campo e quindi hanno rafforzato il pressing. E rafforzare il pressing significa anche rendersi più pericolosi, tantoché un loro tiro finisce di poco a lato quando le lancette dell’orologio sono ferme al cinquantottesimo minuto. Non fanno in tempo a trascorrere una manciata di minuti che il portiere del Morecci è di nuovo chiamato a compiere un altro intervento su una punizione dal limite, dove è costretto a fare la parte del delfino per riuscire a raggiungere la palla con i pugni e a respingerla. Tutta quante l’eccellenza che c’è stata in quell’intervento però è servito solo a posticipare di qualche secondo il gol, giacché sull’esito di quella parata l’azione è andata avanti e la palla è finita dunque in rete.
Ci vuole un momento di raccoglimento per i giocatori in maglia rossa, quel momento necessario per attendere il fischio del direttore di gara e toccare la palla per ripartire dal punto centrale. E così è stato. La squadra con rapidità si spinge in avanti, è fondamentale proprio ora non lasciarsi abbattere, perché c’è ancora tempo per ribaltare il risultato; ma il rione Popolesco non si lascia intimidire ed è in grado di chiudere tutti gli spazi necessari affinché non venga compromessa la propria porta. E su queste peculiari attenzioni, al settantatreesimo minuto di gioco, dalla loro trequarti decolla un lancio in avanti sui piedi di un compagno in maglia azzurra che sono sufficienti pochi passaggi affinché la palla finisca dietro le spalle del portiere del Morecci.
Alla necessaria ripartenza dal dischetto centrale, la squadra Popolesco s’ingegna in un gioco più chiuso, fatto di passaggi corti, arrivando a sfiorare un altro gol. Senza una specificata ragione, poi, quando le lancette toccano l’ottantacinquesimo minuto di gioco, stranamente subentra in campo una forma di nervosismo fra le linee azzurre, un’effimera inquietudine anche fra loro stessi; tuttavia, però, la voglia di mantenere il vantaggio è insita da superare certi ostacoli; e difatti la squadra insiste a spingersi in avanti lasciando al rione Morecci di sperare solo in qualche pericoloso contropiede.
La partita è però nelle mani – anzi, nei piedi – del Popolesco che nella fase finale pare essere lui a dover ribaltare il risultato giacché accelera addirittura il passo, riuscendo a procurarsi un tiro dal dischetto per un fallo subito in area. Con quello il risultato si porta sul quattro a uno.
I tre fischi conclusivi da parte dell’arbitro non sono però ancora arrivati e il Morecci ha la possibilità di dimostrare nel suo orgoglio di essere una squadra che sa lottare fino all’ultimo istante. E difatti è intenta a pressare il Popolesco per vedere di accorciare le distanze ma, un beffardo contropiede e un batti e ribatti con la palla, finiscono per favorire proprio quest’ultima andando a segno con il quinto gol.
Anche questa una serata ricca di emozioni.