Il Comune di Montemurlo alle celebrazioni per gli 80 anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema
A rappresentare l’amministrazione era presente l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero. Presente anche l’ex partigiano Fiorello Fabbri, 96 anni, con il figlio Fabrizio
Sono passati ottanta anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, da quando, in quel 12 agosto del 1944, i nazifascisti trucidarono 560 persone: 130 erano bambini. Tra loro anche neonati di poche settimane massacrati in braccio alle loro madri. Tanti gli anziani e le donne. Il Comune di Montemurlo anche quest’anno fa sentire la sua vicinanza ed ha preso parte stamattina alle celebrazioni in ricordo dell’eccidio. A rappresentare l’amministrazione comunale era presente l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero, accompagnato dal gonfalone comunale e da due agenti della polizia municipale. Una solennità che vuole riaffermare il valore della memoria, per dire che il dolore dei familiari delle vittime non può conoscere prescrizioni e per tramandare alle nuove generazioni il valore della libertà e della pace contro ogni tipo di violenza e barbarie.«Con la sua presenza il Comune di Montemurlo rinnova l’impegno della memoria- dice Forastiero- Proprio a settembre 2023, in occasione della festa della liberazione della nostra città dal nazifascismo, abbiamo dedicato la rotatoria di fronte al municipio ad Anna Pardini, la vittima più giovane della strage di Sant’Anna, di appena 20 giorni. Un monito contro ogni forma violenza ed un gesto di vicinanza verso i familiari delle vittime».
Alle ore 9 si è svolta la deposizione delle corone dei fiori e la liturgia religiosa. Alle 10 il corteo con i rappresentanti dei Comuni e le autorità presenti si è avviato dal sagrato della Chiesa al monumento ossario sulla vetta del monte. Alla celebrazione dell’eccidio di Sant’Anna è voluto essere presente chi la guerra e i suoi orrori li ha conosciuti da vicino. Nonostante il caldo intenso, l’ex partigiano pratese Fiorello Fabbri era a Sant’Anna con il figlio Fabrizio, per portare la sua testimonianza di combattente per la libertà contro il nazi-fascismo. «Fiorello ha 96 anni ma non si è mai tirato indietro quando c’è stato da difendere e da affermare i diritti su cui si fonda la nostra Costituzione e la nostra Repubblica, portando la sua storia tra i giovani e nelle scuole. – continua Forastiero- Sant’Anna è uno dei santuari della nostra Storia ed ho apprezzato la presenza di Fiorello oggi perché lui è uno degli ultimi testimoni viventi dell’orrore perpetrato dai nazi-fascista contro ogni tipo di negazionismo o revisionismo storico». Fiorello Fabbri dopo l’8 settembre del 1943 si unì alla brigata “Buricchi”, che operava anche a Javello, nel distaccamento “Lemmo Vannini” ed era attivo nei Gap che operavano a Prato.