A Montemurlo le eccedenze alimentari delle mense scolastiche arrivano sulle tavole delle famiglie indigenti
Firmato il nuovo protocollo d’intesa tra la Cir Food, società che gestisce la refezione scolastica, il Comune, l’istituto comprensivo Margherita Hack e l’associazione di volontariato San Vincenzo De’ Paoli di Montemurlo
Riparte il progetto di raccolta delle eccedenze alimentari nelle mense delle scuole di Montemurlo.
È stato rinnovato il protocollo d’intesa tra il Comune di Montemurlo, la Cir Food, società che gestisce il servizio di refezione, l’istituto comprensivo “Margherita Hack” e l’associazione San Vincenzo De’ Paoli, l’associazione che si occuperà del ritiro del cibo in eccedenza non entrato nel circuito della somministrazione e lo distribuirà alle famiglie indigenti del territorio.
I volontari dell’associazione San Vincenzo De’ Paoli il giovedì dalle ore 14,30 alle 15 recupereranno i pasti non sporzionati alla mensa scuola media Salvemini La Pira mentre il venerdì dalle ore 13 alle 14,30 saranno al centro cottura di via Terracini ad Agliana. Tutto il cibo delle mense non somministrato agli studenti (circa 1350 pasti ogni giorno ), quindi, sarà recuperato e distribuito alle famiglie bisognose del territorio. La Cir Food si è resa disponibile a sistemare gli alimenti avanzati in appositi contenitori in acciaio per garantirne l’igiene e la sicurezza ed a etichettarli con le indicazioni del cibo contenuto e le modalità di utilizzo. «Ogni anno un terzo della produzione mondiale di cibo finisce nella spazzatura, pari a 1,3 miliardo di tonnellate. – sottolinea l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano – Anche nel nostro quotidiano è importante quindi adottare strategie efficaci per prevenire gli sprechi condividendo le best practice per gestire le eccedenze alimentari in modo collaborativo. A Montemurlo il progetto di donazione delle eccedenze alimentari va avanti fino dal 2019 ed rappresenta un’esperienza educativa e solidaristica di grande valore che mette insieme vari enti impegnati concretamente nella riduzione dello spreco alimentare». La Cir Food, infatti, si è subito dimostrata interessata a collaborare con associazioni senza fini di lucro che gestiscono progetti di utilità sociale per la cessione in forma gratuita del cibo inutilizzato prodotto dalla cucina centralizzata e non consumato per eccedenza di produzione.