Uisp Prato va a congresso: domani si elegge il nuovo presidente . Il bilancio di mandato di Vannelli: “Anni intensi e pieni di emozioni”
A Palazzo Banci Buonamici si rinnoveranno il consiglio direttivo e la presidenza provinciale. Il bilancio di otto anni di mandato di Vannelli: “Immaginiamo un futuro con sempre più squadre, iscritti e attività”
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Domani sera Uisp Prato andrà a congresso provinciale per il rinnovo del consiglio direttivo e per l’elezione del nuovo presidente. L’appuntamento è a Palazzo Banci Buonamici, con inizio lavori dalle 20.30. Termina così dopo due mandati e otto anni la presidenza di Maurizio Vannelli, in carica dal gennaio 2017, e in precedenza consigliere del comitato provinciale e presidente della vela regionale. Per statuto non si potrà ripresentare alla carica di presidente avendo raggiunto il limite di due mandati consecutivi. Ecco un bilancio dell’esperienza di Vannelli da presidente di Uisp Prato.
“Sono stati otto anni intensi e pieni di emozioni. Il primo mandato è stato caratterizzato dal covid e da tutte le limitazioni che ne sono scaturite a livello di organizzazione di iniziative ma anche di stop allo svolgimento delle partite stesse. Sono stati anni duri per tutti, nei quali abbiamo cercato di salvaguardare il lavoro svolto in precedenza, provando a stare vicino alle società e ai tesserati. Tra l’altro lo stesso congresso della mia rielezione nel 2021 è stato on line viste le limitazioni di legge. Ora invece torniamo a votare di persona. Il secondo mandato ha visto una grossa ripresa dell’attività sportiva e sociale, che ha consolidato il ruolo di Uisp Prato sul territorio, gettando nuove basi per sviluppare le varie discipline assieme ai comitati vicini”.
Qual è stata la sua maggiore soddisfazione in questi otto anni da presidente?
“Quella di avere visto i soci e le società iniziare ad aiutarsi fra loro. Ho visto comprendere in maniera molto più ampia qual è il vero spirito dell’Uisp, e questo ritengo rappresenti un punto di svolta per assicurare un futuro all’organizzazione della varie discipline sportive”.
Quale invece è stata la cosa che più le è dispiaciuta?
“Una pecca è stata il vedere l’anno scorso il campionato di calcio a 11 partire con sole tredici squadre, il minimo storico. Ma grazie all’impegno di tutti, e anche a una maggiore presenza mediatica, quest’anno siamo ripartiti con un numero più alto di squadre e con un nuovo slancio. Un dispiacere personale è stato invece quello di non essere riuscito a fare decollare la disciplina del calcio a 5 camminato, con tutti i fini di salute e sociale che rappresenta”.
Dal punto di vista dell’aggregazione cosa c’è ancora da migliorare?
“Nel nostro modo di vedere lo sport non si perde mai ma si impara a crescere. Quindi vorrei che l’ottica del risultato a ogni costo venisse considerata in secondo piano rispetto all’importanza dello stare insieme, del divertirsi e del fare squadra”.
Che futuro vede per l’Uisp?
“Pieno di impegni. Lo slogan di quest’anno è: immagina. Noi il futuro lo immaginiamo con sempre più squadre, iscritti, attività. E soprattutto anche con un ricambio generazionale continuo a livello dirigenziale sia nelle società che nel comitato stesso.
Un ringraziamento…
A tutti. Alle società per prime, agli enti pubblici che ci sono stati vicini, al consiglio uscente, agli iscritti. Uisp è una grande famiglia, sempre pronta ad accogliere tutti, e sono certo che questo spirito si manterrà anche nel domani che immagino sempre più aggregante”.
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