Giorno della memoria 2025, le iniziative del Comune di Montemurlo a 80 anni dalla liberazione di Auschwitz
Il primo appuntamento è per giovedì 23 gennaio con la figlia di Marcello Martini, Alessandra, che incontrerà gli studenti del liceo artistico “Umberto Brunelleschi”. Il Comune mette in palio un “viaggio della memoria” per conoscere in prima persona ex capi di concentramento austriaci di Mauthausen, Gusen ed Ebensee e all’ex centro di eutanasia di Hartheim
Il Comune di Montemurlo celebra il Giorno della Memoria, ricorrenza che commemora le vittime dell’Olocausto e della deportazione nazi-fascista a 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, e dedica le iniziative al ricordo di Marcello Martini.
Martini è stato il più giovane deportato politico italiano, arrestato nel giugno 1944, a soli 14 anni e dal 2015 cittadino onorario di Montemurlo. Le iniziative si apriranno, infatti, mercoledì 22 gennaio ore 12 nella palestra della scuola media “Salvemini – La Pira” (via Deledda) e giovedì 23 gennaio alle ore 10 al teatro della Sala Banti con l’incontro tra gli studenti delle scuole di Montemurlo e del Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” e Alessandra Martini, figlia di Marcello, che ricorderà la figura del padre scomparso nell’agosto 2019. Sarà presente il giornalista Lorenzo Tempestini che presenterà il podcast “Ribelli, la Resistenza, l’eccidio, la Liberazione di Prato”, una produzione della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. «Quello che sta accadendo a livello internazionale dimostra la recrudescenza di pensieri razzisti e guerrafondai che mettono in discussione i valori conquistati dopo la Seconda guerra mondiale, come la pace – dice il sindaco Simone Calamai – Tutto ciò ci spinge a proseguire il cammino e l’impegno per la trasmissione della memoria della Shoah e della deportazione, soprattutto tra i giovani».
Lunedì 27 gennaio ore 11, 45 in località Il Mulino si svolgerà la deposizione di una corona d’alloro al cippo commemorativo in memoria di Marcello Martini. Saranno presenti il sindaco Simone Calamai, la presidente del Consiglio comunale, Federica Palanghi e l’assessore alla memoria Valentina Vespi, nonché le associazioni del territorio. «Con il passare del tempo i testimoni della Shoah e della deportazione sono sempre meno- sottolinea l’assessore Vespi – ma attraverso la testimonianza indiretta della figlia di Martini, riusciamo a far rivivere e ridare voce a questo grande uomo che ha dedicato la sua vita alla trasmissione ai giovani dell’orrore nei lager. Inoltre con piacere presentiamo il podcast Ribelli che affronta i temi della memoria in maniera innovativa». Alla presentazione delle iniziative ha partecipato anche il presidente del Museo della Deportazione Massimo Chiarugi che ha detto:« non dobbiamo parlare solo di memoria ma anche di “riconoscenza” verso i testimoni dell’orrore della deportazione e dell’Olocausto che, nonostante il dolore vissuto, hanno voluto trasmettere alle nuove generazioni la loro storia, affinché nessuno dovesse mai più vivere quell’inferno, ma che ci fossero coscienze e menti pronte a sconfiggere sul nascere le condizioni che portarono all’ascesa del nazi-fascismo»
Il cippo ricorda il luogo, nei pressi di Villa Bassa al Mulino, dove il 9 giugno 1944 Marcello Martini fu catturato dai nazifascisti, due giorni dopo l’arresto dell’intero gruppo partigiano di Radio Cora. Fu portato a Firenze a Villa Triste, in via Bolognese dove la milizia fascista interrogava e spesso torturava i prigionieri, poi a Mauthausen in Austria e da lì nei sottocampi di WienerNeustadt e Hinterbruhl. Il 1° aprile 1945 dovette affrontare un’estenuante “marcia della morte”, al termine della quale giunse di nuovo a Mauthausen, dove fu liberato il 5 maggio 1945. Lo scorso anno la storia di Marcello è diventata un fumetto, “Marcello Martini, la marcia della memoria” che è stato distribuito ai ragazzi delle scuole del territorio. Un racconto per immagini, voluto dal Comune e curato da Antonio Colacino, disegni, e Federico Santoro, che ha scritto soggetto e sceneggiatura.«Mio padre, quando si rivolgeva ai giovani e raccontava loro la sua storia, era solito ripetere queste parole:”Io voglio cancellare dal vocabolario tre parole:odio, violenza, vendetta”», dice Alessandra Martini.
Le iniziative proseguono venerdì 31 gennaio ore 10 nel salone consiliare del Comune di Prato (piazza del Comune 2) con il convegno “Memoria europea per il futuro dell’Europa”, partecipa Nadir Caruana, dell’Università di Firenze. «Rinnoviamo il lavoro svolto con il Comune di Prato e, insieme al presidente del Consiglio comunale di Prato, Tinagli, organizziamo un’iniziativa di approfondimento sulla necessità di costruire una memoria collettiva europea, partendo dalla risoluzione del Parlamento europeo del 2019. Un’iniziativa aperta a tutti che ha l’obbiettivo di sollecitare una riflessione, che, partendo dagli eventi dell’Olocausto, possa aprire ad un ragionamento sulla contemporaneità e creare maggiore consapevolezza», diceì la presidente del Consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi. Saranno presenti gli studenti e le studentesse delle Scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Prato. L’iniziativa è a cura dei presidenti del Consiglio comunale di Prato, Lorenzo Tinagli, e di Montemurlo, Federica Palanghi. Ingresso libero.
Infine, anche quest’anno l’amministrazione comunale offrirà la possibilità a tre cittadini maggiorenni residenti nel territorio comunale di partecipare gratuitamente all’annuale Viaggio della Memoria, in visita agli ex capi di concentramento austriaci di Mauthausen, Gusen, dove perse la vita il deportato montemurlese, Erasmo Meoni, ed Ebensee e all’ex centro di eutanasia di Hartheim, grazie al contributo di UnicoopFirenze. «È importante lavorare con le scuole sul tema della memoria per tutto l’anno – aggiunge Federica Palanghi – Quest’anno inoltre riusciamo a dare l’opportunità a tre cittadini montemurlesi di partecipare ad un concorso sulla memoria oggi. I primi tre classificati potranno partecipare al viaggio della memoria ai campi di concentramento e sterminio di Ebensee, Gusen e Mauthausen in Austria». Il viaggio si svolgerà nel mese di maggio. Presto sarà pubblicato l’avviso sul sito e sui canali social del Comune.