ORDINE DI MALTA, ORIGINE E STORIA

Origine – Prima di prendere parte alla storia dell’Ordine di Malta, è opportuno specificare che il Sovrano Militare Ordine di Malta è uno dei più antichi Ordini religiosi cattolici, ed è sempre stato riconosciuto dalle Nazioni come ente primario di diritto internazionale. “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum“, ovvero “Difesa della fede e aiuto ai poveri e ammalati” è il motto ufficiale del Sovrano Militare Ordine di Malta. Si tratta di un Ordine religioso laicale, tradizionalmente militare, cavalleresco e nobiliare.

La nascita dell’Ordine di Malta risale agli inizi del XI secolo, quando alcuni mercanti provenienti dalla Repubblica Marinara amalfitana ottennero dal capo supremo della comunità islamica d’Egitto il permesso di costruire una chiesa cristiana a Gerusalemme. Assieme alla chiesa fu concesso il permesso di edificare pure un monastero e un ospedale per assistere e curare, in quest’ultimo, pellegrini di qualunque razza e qualunque fede religiosa presenti sul territorio.

Correva l’anno 1048 quando a Gerusalemme si formò l’Ordine di San Giovanni, una comunità monastica dedita alla difesa, protezione e alla cura ospedaliera di pellegrini in visita in Terra Santa. In pochissimo tempo tale ordine divenne anche una delle principali potenze militari nella regione, sotto la guida di fra’ Gerardo Sasso di Scala, fondatore e primo Gran Maestro dell’Ordine.

Nel 1113 papa Pasquale II, con la bolla papale “Pie Postulatio Voluntatis“, pose le basi giuridiche dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, conosciuto oggi come Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. L’Ordine nacque come comunità monastica in aiuto dei pellegrini poveri, ma grazie a tale documento gli Ospitalieri di San Giovanni si trasformano in un ordine religioso laicale, con il diritto di eleggere liberamente  al suo interno il capo (Gran Maestro), senza interferenza di altre autorità laiche o religiose.

Il successore di fra’ Gerardo Sasso fu Raymon du Puy de Provence, che organizzò l’istituzione militarmente, ottenendo il riconoscimento da parte della Santa Sede come  Ordine Cavalleresco religioso in difesa dei pellegrini e degli ospedali in Terra Santa legati al papato. E non solo…

L’Ordine Cavalleresco, attraverso l’istituzione dell’assistenza ospedaliera, riuscì pure ad acquisirsi  un territorio e una forza armata, configurandosi come Stato quando dall’isola di Rodi scacciò i turchi. Nel corso dei secoli, però, i Cavalieri dell’Ordine subirono alcune sconfitte e di conseguenza pure la perdita di alcuni territori.

Nel 1530 l’Imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V, concesse loro l’isola di Malta a condizioni molto favorevoli, e i Cavalieri, una volta insidiati, costruirono all’interno un’inespugnabile fortezza cristiana. Nel 1565 una vasta flotta di  ottomani assediò l’isola, ma la resistenza della piccola guarnigione di Cavalieri fu durissima, assai più di quanto i turchi si sarebbero aspettati.

Gli ottomani giunsero alla fortezza di San Angelo, ma non furono capaci di conquistarla. Altresì, l’assedio costò loro molto caro, perché in battaglia persero migliaia di uomini. Ma a giocare poi la partita a favore dei Cavalieri ci pensò pure la stagione, perché con l’arrivo del tanto atteso inverno da parte dei Cavalieri, addirittura il Gran Maestro Jean de la Valette entrò personalmente in battaglia riuscendo a disfare le truppe ottomane e a riconquistare le città dell’isola cadute in mano turca.

A quel punto i Cavalieri utilizzarono le loro ricchezze per ricostruire Malta come architettura militare. Fu però nel 1798 che l’Ordine di San Giovanni, capitanato del Gran Maestro Ferdinand Von Hompesch, rinunciò di fare resistenza alla minaccia d’invasione da parte di Napoleone durante la Campagna d’Egitto, cosicché tutti i Cavalieri fecero ritorno ai loro paesi, spargendosi in tutta Europa.

Ai propri paesi si riunirono con i loro confratelli e animarono capitoli indipendenti, seguendo la loro convinzione religiosa. Tutto ciò dette inizio ad altre branche dell’Ordine come esistono oggi.

La maggior parte dei Cavalieri che si erano opposti alle decisioni di Ferdinand Von Hompesch si stabilì in Russia, a San Pietroburgo, sotto la protezione dello Zar Paolo I, che divenne poi il 70° Gran Maestro dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme .

Gli ideali del Gran Maestro Paolo I, degni di meritevole memoria, furono quelli di arrivare a creare una collaborazione fra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa. Il suo progetto verteva a costruire, nella sede di San Pietroburgo, la Cappella Maltese di fede Cattolica, oltre quella Ortodossa, affinché i Cavalieri del Gran Priorato Russo e quelli arrivati dall’isola, potessero appieno essere integrati nel proprio lavoro, dopo un momento di preghiera e la Santa Messa.

Ma il successore, suo figlio Alessandro I di Russia, fece restituire al Papa le insegne Cattoliche che erano state del padre Paolo I, non volendo avere a che fare con Cavalieri di fede non Ortodossa.

E  nel 1810 confermò per sé e per i suoi discendenti ogni diritto di patronato sull’Ordine maltese in Russia. Tale diritto fu poi soppresso nell’aprile 1917 a seguito della rivoluzione di febbraio e quindi l’uccisione dello zar Nicola II durante la rivoluzione bolscevica nell’ottobre del 1917.