SEQUESTRATA NUOVA COLONICA-FABBRICA NELLA ZONA INDUSTRIALE DI BAGNOLO
Montemurlo – La polizia municipale di Montemurlo, insieme ad Usl, Vigili del Fuoco e Carabinieri, nell’ambito di un’operazione interforze, ha trovato una ditta di confezioni, che risultava chiusa alla Camera di Commercio, ma che continuava a operare clandestinamente in un grande immobile rurale, trasformato in dormitorio
Continua la stretta voluta dal Comune di Montemurlo per stroncare il pericoloso fenomeno della promiscuità tra locali abitativi e lavorativi ed evitare così tragedie come quella dell’agosto scorso alla Tignamica.
Nei giorni scorsi, nella zona industriale di Bagnolo, nell’ambito di una operazione interforze, alla quale hanno preso parte la Polizia Municipale di Montemurlo, i Carabinieri della locale Tenenza, la Usl e i Vigili del Fuoco e Alia, è stata sequestrata per le precarie condizioni di igiene e sicurezza trovate al suo interno una grande colonica trasformata in “dormitorio – fabbrica”.
Nell’ immobile rurale di circa 500 metri quadrati, posto su due piani, operava in clandestinità una ditta di confezioni, gestita da un cittadino cinese. L’azienda, infatti, risultava cessata alla Camera di Commercio, ma di fatto continuava a lavorare a nero. In un locale-deposito sul retro della colonica, trasformato in laboratorio artigianale, gli agenti hanno trovato 25 macchine taglia e cuci e scarti di lavorazione, segno che gli operai continuavano la produzione, nonostante la ditta fosse formalmente chiusa. Pessime le condizioni di sicurezza dell’impianto elettrico, che era stato manomesso con fili e prese volanti per azionare i macchinari, senza alcun rispetto delle più elementari norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e antincendio. Molto precaria anche l’igiene dei locali, con sporcizia e rifiuti sparsi dappertutto. Pericolosa la situazione della cucina, dove, oltre allo sporco, gli agenti hanno trovato cinque bombole di gas, che in caso di incendio avrebbero prodotto una deflagrazione devastante, bombole che sono state prontamente rimosse dai vigili del fuoco. Oltre alla “confezione fantasma” durante il controllo nell’immobile sono stati trovati 35 “loculi-dormitorio”, ricavati attraverso pannellature in cartongesso. Anche in questo caso l’impianto elettrico era stato manomesso con fili volanti per dare luce a tutte le stanzette, abitate sia dagli operai della confezione della colonica, che da altri lavoratori, sempre di origine cinese, che lavoravano in ditte vicine. La colonica, quindi, aveva la funzione di “affittacamere abusivo”. Come se tutto questo non bastasse i Carabinieri, nell’ambito del controllo, hanno trovato ben otto cittadini cinesi privi dei documenti di soggiorno, che sono stati denunciati. Oltre al sequestro della colonica per le gravi carenze rispetto in materia di igiene, sicurezza e antincendio, la polizia municipale ha fatto scattare la denuncia penale nei confronti del titolare della ditta di confezioni per le variazioni d’uso dei locali: da civile abitazione ad attività artigianale e da residenziale a ricettivo.
«A Montemurlo non abbassiamo la guardia sull’illegalità, tanto che questo è il quarto sequestro che facciamo in meno di un mese – dice il sindaco, Mauro Lorenzini- La promiscuità tra abitativo e produttivo rappresenta un fenomeno estremamente pericoloso da non sottovalutare, ma anzi da perseguire con decisione per evitare tragedie come quella avvenuta ad agosto scorso a Vaiano. Infine vorrei ringraziare la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Usl, i Vigili del Fuoco per l’egregio lavoro svolto e per la proficua sinergia messa in atto».