GIORNO DELLA MEMORIA, A MONTEMURLO SONO I RAGAZZI I PROTAGONISTI
Obbiettivo: sviluppare una coscienza critica e imparare a dire “mai più”, contro ogni revisionismo. Lunedì 29 gennaio l’incontro degli studenti della scuola media con le sorelle Bucci, superstiti dell’Olocauso, il flash mob per non dimenticare e la mostra itinerante sulla storia della famiglia Martini, lo spettacolo in Sala Banti.
La neo-senatrice a vita Liliana Segre, in una sua dichiarazione di qualche giorno fa, paragona i testimoni della Shoah alla tragedia dei migranti, entrambi quasi invisibili nell’indifferenza. Per questo motivo, in un momento di facili revisionismi, di pericolosi episodi di antisemitismo, il Comune di Montemurlo non disattende l’appuntamento con la storia e promuove un interessante programma di iniziative dedicate al “Giorno della Memoria”, alla conoscenza e alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dalla loro infamante promulgazione. Il programma è promosso in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, con il contributo della sezione Soci Prato di Unicoop Firenze, e mette al centro i giovani e l’importanza del far crescere in loro una coscienza critica. Per far questo la presidente del consiglio comunale di Montemurlo, Antonella Baiano, anche quest’anno ha chiamato due testimoni dirette dell’orrore dell’Olocausto,Andra e Tatiana Bucci, superstiti del campo di Auschwitz, che lunedì 29 gennaio ore 10 alla Sala Banti incontreranno gli studenti della scuola media “Salvemini- La Pira”. « Oramai da diversi anni il nostro impegno è quello di far venire a Montemurlo testimoni diretti dell’Olocausto, un modo molto più efficace di libri o film per catturare l’attenzione dei giovani e risvegliare le coscienze- dice la presidente Antonella Baiano– È un dono che vogliamo fare ai ragazzi, ai quali diciamo di non dare niente per scontato. Dietro alle svastiche sui muri, agli adesivi di Anna Frank con la maglietta della Roma non si può rimanere indifferenti, né sorridere. Serve l’indignazione e la consapevolezza dell’orrore, della storia e della disperazione che c’è dietro a quei simboli» . Di origine ebraica, nel 1944 le due sorelline Bucci, di cinque e sette anni, furono internate nel campo di concentramento ad Auschwitz. Probabilmente scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Joseph Mengele e sono tra i pochi a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici li compiuti. In occasione dell’incontro ai circa 170 ragazzi delle classi terze della scuola media sarà distribuito il volume “Meglio non sapere” di Titti Marrone, che racconta la storia delle sorelle Bucci, donato dalla sezione soci di Prato di Unicoop Firenze.
Il programma degli eventi inizia, però, già domani, venerdì 26 gennaio ore 21 al Centro Giovani (Piazza Don Milani,3) con la proiezione del film “Il bambino col pigiama a righe” di Mark Herman, 2008, iniziativa realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Saraceno Cineclub. Ingresso libero. Sabato 27 gennaio – giorno della memoria e data simbolo che ricorda la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte delle truppe dell’Armata Rossa – gli studenti della scuola media Salvemini – La Pira promuoveranno il flash mob ”Viaggio nel ricordo”. L’ appuntamentoè alle ore 10 in piazza della Libertà. Lunedì 29 gennaio alle ore 21 alla sala Banti, sempre gli studenti della scuola media, proporranno letture con accompagnamento musicale di brani tratti dal romanzo epistolare di Katherine Kressman Taylor “Destinatario sconosciuto”. Tra le novità di quest’anno sul territorio arriva la mostra storico documentaria “La famiglia Martini – Una storia pratese tra fine Ottocento, Grande Guerra, Resistenza e Deportazione”, a cura di Enrico Iozzelli della Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza. Unpercorso della memoria attraverso foto, documenti e testimonianze, che sarà allestito dal 1 all’8 febbraio alla scuola media “Salvemini-La Pira” (via Deledda) e da lunedì 12 a domenica 18 febbraio alla galleria della Sala Banti (piazza della Libertà) e sarà visitabile in orario 10 – 13 e 16 -19. Infine anche la biblioteca comunale “Bartolomeo Della Fonte” dal 20 al 27 gennaio dedica una sezione di approfondimento ai temi del Giorno della Memoria con una mostra bibliografica di libri e documenti sulle deportazioni nel periodo nazifascista. Per maggiori informazioni si può contattare la presidenza del consiglio comunale tel 0574 558207 oppure l’ufficio cultura 0574 558577.