LA RISPOSTA A CHI OFFRE ACCOGLIENZA QUELLA DI UN GRUPPO DI NIGERIANI CHE SI È SCAGLIATO CONTRO I CARABINIERI.
Prato – È proprio il caso di domandarci perché li teniamo a casa nostra? Oppure, cosa li teniamo a fare? Sono le domande che molti cittadini si chiedono e che ancora nessuno dei responsabili è in grado di dare una risposta plausibile.
Il riferimento è chiaramente indirizzato all’esercito di extracomunitari che quotidianamente approda alle nostre coste e che mette piede in Italia, e una volta fatto questo diventa padrone del territorio come ne fosse il conquistatore. Tutto ciò grazie a una politica debole, ipocrita, che non sa affrontare la situazione delinquenziale che gira attorna a tutto questo e che oramai tutti conoscono.
E il risultato di ciò lo leggiamo nelle cronache quotidiane. E certamente la provincia di Prato, uno dei luoghi che accoglie il maggior numero di stranieri, non poteva rimanerne fuori.
L’ennesimo caso è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 28 gennaio 2018, in via Roma 93, all’interno di un bazar, a seguito di una festa fra nigeriani, degenerata poi in aggressioni nei confronti delle forze dell’ordine accorse sul luogo dopo essere state avvisate dai residenti.
All’interno del bazar, che ospitava in precedenza un centro Tim, vi era in corso una festa fra decine di nigeriani, una 30ina circa, una festa divenuta fastidiosamente rumorosa al punto di tramutarsi in un caos vero e proprio, forse a causa dell’eccessivo consumo di alcol. A quel punto i residenti hanno chiesto l’intervento del 112 e sul posto è intervenuta anche l’unità cinofila dei carabinieri.
Una volta giunti i militari sul luogo, l’atteggiamento dei nigeriani si è subito dimostrato aggressivo nei loro confronti, al punto che le prime pattuglie sono state costrette a chiedere rinforzi e sul posto sono dovute intervenire altre squadre di carabinieri e di polizia, una decina circa in tutte. E così, ripristinato a fatica l’ordine, è stato possibile identificare una per una le persone presenti alla festa.
Tuttavia, di fronte alle quotidiane difficoltà di ordine pubblico che purtroppo comporta il fenomeno dell’immigrazione, sarebbe giunto il momento che la politica facesse un passo indietro e cambiasse registro. È una cosa che è l’intero Paese che sta chiedendo oramai da troppo tempo.