A Montemurlo esercizi di cittadinanza attiva. Le piccole sentinelle della legalità si confrontano con l’amministrazione comunale
Le proposte per migliorare aule e giardini e le sollecitazioni a consumare meno. Gli studenti dell’istituto comprensivo Hack hanno incontrato online il sindaco Calamai e gli assessori ed hanno illustrato le loro proposte per una scuola e una città sempre più vivibile ed eco-sostenibile
La sfida ambientale e la riduzione del consumo d’acqua, la parità di genere anche nell’intitolazione delle strade della città, il miglioramento degli edifici scolastici. Le piccole sentinelle della legalità dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” di Montemurlo venerdì scorso hanno incontrato a distanza, tramite video-conferenza, il sindaco Simone Calamai, l‘assessore alla pubblica istruzione Antonella Baiano e quello all’ambiente Alberto Vignoli. Le “sentinelle della legalità” sono un percorso di cittadinanza attiva, che vede come capofila l’associazione Antonio Caponnetto, e che si pone l’obbiettivo di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le amministrazioni locali per far crescere nei ragazzi la consapevolezza dell’importanza dell’assunzione di responsabilità di ciascuno in ordine ai problemi della propria comunità e alla tutela dei beni di tutti.
«L’ incontro con le sentinelle della legalità è stato importante per tanti motivi. – spiega il sindaco Simone Calamai– È essenziale che i ragazzi si sentano protagonisti attivi della vita della comunità e imparino fin da piccoli a sviluppare uno sguardo critico sulla realtà che li circonda. Sono le basi della cittadinanza consapevole. Dall’incontro sono emersi tanti spunti di riflessione che come amministrazione comunale cercheremo di affrontare e di cui sicuramente terremo di conto. Ringrazio gli insegnanti per il prezioso lavoro svolto con gli studenti, ancora più importante perché realizzato in questi difficili mesi di pandemia».
Le “sentinelle” della scuola media
Salvemini – La Pira– coordinati dalla professoressa Elena Romanelli – hanno affrontato il tema del rispetto dell’ambiente fuori e dentro la scuola ed hanno presentato i risultati agli amministratori. Particolarmente significativa l’esperienza relativa alla riduzione del consumo di risorse: una classe infatti ha provato a vivere per 24 ore con due litri d’acqua. I ragazzi hanno riflettuto sull’importanza di questa risorsa “indispensabile” per la vita sulla Terra e di come milioni di persone nel mondo non abbiano ancora accesso all’acqua potabile ma debbano affrontare lunghi tragitti per rifornirsi di pochi litri di acqua potabile. Coinvolte nell’esperienza anche la scuola “M. Hack “ di Bagnolo, la scuola primaria Alberto Manzi e la scuola primaria “Anna Frank” di Oste. I bambini delle classi quinte della primaria Manzi, in particolare, hanno realizzato un bel video per mostrare all’amministrazione comunale pregi e difetti della loro scuola, suggerendo al sindaco Calamai una serie di migliorie per rendere l’edificio scolastico e il giardino sempre più bello e accogliente. Interessante anche il lavoro portato avanti dalla classe 3f che si è occupata della parità di genere nella “onomastica stradale”. Il risultato dell’indagine è stato che la maggioranza delle vie cittadine riportano intitolazioni a uomini, mentre le donne sono in netta minoranza. Così gli studenti hanno stilato una lista di donne, che si sono distinte per meriti nella Resistenza, nella lotta alla mafia, nel mondo della cultura, a cui l’amministrazione comunale potrà fare riferimento per le prossime intitolazioni. I nomi delle donne suggerite dalle giovani sentinelle sono Rita Atria, collaboratrice di giustizia, Ines Bedeschi, Carla Capponi, Gianna Radiconcini, Gina Galeotti Bianchi partigiane, la giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone e Teresa Bandettini, poetessa vissuta nell’Ottocento.